Il pane e la Sardegna: un rapporto da sempre molto ricco e variegato. Oggi l’Isola è conosciuta in tutto il mondo per la sua incredibile varietà di pane: carasau, guttiau, moddizzosu, civraxu, coccoi, pane lentu, spianate ecc. ecc. Ma la
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate
Oggi vi portiamo alla scoperta di un tipo di pane tradizionale non tanto noto, su pani arrubiu, il pane rosso, tipico del paese di Tuili, solitamente preparato poco dopo Pasqua in occasione di Sant’Antioco. Si tratta di un pane preparato
Sea and city, nightlife and cultural sites, the city of Cagliari is a continuous discovery where natural beauties and architectural monuments meet. In the historic district of Stampace, a few steps from Piazza Yenne stands the majestic Church of Sant’Anna.
Mare e città, movida e siti culturali, la città di Cagliari è una continua scoperta in cui si incrociano bellezze naturali e monumenti architettonici. Nel rione storico di Stampace, a pochi passi dalla Piazza Yenne si innalza maestosa la Chiesa
Il pane, un elemento fondamentale nelle tavole italiane, assume, durante il periodo pasquale forme e significati particolari. In Sardegna è tradizione, durante la festa dedicata alla resurrezione di Cristo, preparare su “Coccoi cun s’ ou“ , detto anche su “Pani cun
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate
Fa parte della tradizione sarda, è un pane condito che viene preparato sopratutto nel Sulcis-Iglesiente, ha diversi nomi: pani cun tamatiga, pratzida o mustazzeddu. Normalmente viene fatto con i pomodori maturi, ma anche con melanzane o altro a seconda della