Il pane più antico della Sardegna? Una focaccia del 1300 a.C. cucinata nel Nuraghe Arrubiu
Quali sono le prime attestazioni di pane? I resti più antichi prodotti dai panettieri sardi che sono arrivati fino a noi risalgono al 1300 a.C., piena epoca nuragica, universalmente conosciuta come età del bronzo.
Il pane e la Sardegna: un rapporto da sempre molto ricco e variegato.
Oggi l’Isola è conosciuta in tutto il mondo per la sua incredibile varietà di pane: carasau, guttiau, moddizzosu, civraxu, coccoi, pane lentu, spianate ecc. ecc.
Ma la tradizione di panificazione è assai radicata nel tempo e nella storia della Sardegna. I sardi furono tra i primi a scoprire e sperimentare l’arte di unire i cereali macinati con l’acqua per dare vita alla base della dieta mediterranea.
Ma quali sono le prime attestazioni di pane? I resti più antichi prodotti dai panettieri sardi che sono arrivati fino a noi risalgono al 1300 a.C., piena epoca nuragica, universalmente conosciuta come età del bronzo.
Nella camera della torre C del Nuraghe Arrubiu di Orroli sono stati ritrovati abbondanti resti alimentari che corrispondono a ciò che oggi definiremmo una focaccia. Le analisi eseguite al microscopio hanno evidenziato molliche con alveoli piccoli e regolari. Del tutto assente il lievito: probabilmente i nuragici orrolesi non erano soliti utilizzarlo.
Nella stessa stanza – che probabilmente aveva proprio la funzione di panificio – sono stati trovati anche due piastre di cottura in argilla rossa e decine e decine di macine, pestelli e falcetti di ossidiana.
FONTE: “Il tempo dei nuraghi. La Sardegna dal XVIII al VIII secolo a.C..” (Ilisso – Banco di Sardegna)
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