Jean-Paul Tréguer, dalla Francia alla Sardegna per produrre vino: “Il Rosé? È il nuovo Champagne”
Nel mondo il consumo di vino Rosé fermo è in continua crescita: un imprenditore francese ha deciso di investire in Sardegna per creare un vino di eccellenza capace di partecipare da protagonista al boom di quello che in tanti considerano il "nuovo Champagne".
Cosa spinge un grande esperto di marketing e pubblicità francese a trasferirsi a vivere in Sardegna? “Innanzitutto la Sardegna è il Paradiso. È poi è la terra ideale per produrre vino Rosé fermo, la tipologia di vino che oggi cresce di più nel mondo”.
Alla prima domanda che gli facciamo, Jean-Paul Tréguer, 40 anni di esperienza nel marketing (ha scritto 9 libri di management) e nella pubblicità, fondatore del gruppo BIG Success a Parigi (Agenzia N°1 della pubblicità TV in Francia), ci risponde con estrema chiarezza e lucidità. Insieme alla moglie Isabelle hanno deciso di trasferirsi a vivere nell’Isola da 4 anni, a Villasimius per la precisione, per dedicarsi alla produzione di vino. Non un vino qualsiasi, ma un vino rosato fermo di eccellenza. La loro cantina, Tréguer & Tréguer, è 100% dedicata al Rosé (cosa unica in Sardegna) e produce una sola etichetta : So Chic !
“Perché questa scelta di vita totalmente diversa?”
“Tra il 2004 e il 2019 il consumo di questa nicchia enologica ha registrato una crescita del 23% a fronte di un calo generale del consumo di vino del 2% – spiegano Jean-Paul e Isabelle -. La quota di mercato ha superato l’11%. Il vino Rosé piace tantissimo, in particolare alle donne e alle generazioni più giovani (25-45 anni), che sono le categorie che orientano maggiormente le nuove mode e tendenze. In Paesi come Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Svizzera e Belgio si assiste a un vero e proprio boom. Il vino Rosé fermo sta poi diventando sempre più chic. Sì, esatto, chic, proprio come il nome che abbiamo dato al nostro vino, So Chic !”.
In che senso “Chic”?
Lo dico senza troppi giri di parole: “Rosé is the new Champagne”, il vino rosato fermo sta diventando il nuovo Champagne. Anche il quotidiano inglese The Telegraph ha scritto che “Lo Champagne non è più il vino più trendy”. In Provenza, regione francese leader mondiale nella produzione di questa tipologia di vini (dove ci sono 650 cantine di vino Rosé !), sono numerosissime le partnership tra Vip o marchi del lusso e cantine che producono Rosé. Star mondiali comme Kylie Minogue, George Clooney, Dolce & Gabbana, Carla Bruni, BonJovi, Tony Parker e altri investono massivamente sul Rosé. Chateau Miraval è stato acquistato da Brad Pitt e Angelina Jolie, LMVH, il più grande gruppo internazionale del lusso, già proprietario di Whispering Angel, N°1 mondiale del Rosé (16 milioni di bottiglie vendute ogni anno!) ha di recente acquisito anche Minuty (9 milioni) e Galoupet dando vita a un vero e proprio colosso del Rosé con più di 30 milioni di bottiglie vendute in 190 Paesi. Sta succedendo esattamente quello che è avvenuto con lo Champagne”.
Ma perché in Sardegna e non in Provenza?
La Sardegna ha potenzialità incredibili e uniche in Italia in fatto di vino Rosé. Fino a poco tempo fa i produttori sardi si sono concentrati sulla produzione di ottimi vini bianchi e rossi, in particolare vermentino e cannonau. Il vino rosato fermo è sempre stato un po’ snobbato perché i sardi non sono abituati a consumarlo. Nel mondo però non è così! Il nostro vino è un 100% Cannonau di Capo Ferrato Doc. Questo straordinario vitigno è l’antenato (vecchio di 3200 anni…) parente strettissimo del Grenache, la base principale di tutti i grandi blend rosati provenzali. Il Cannonau però è molto più resistente al calore e alla siccità ed è quindi il vitigno ideale su cui puntare per contrastare il cambiamento climatico. Ogni anno caldo e secco la Provenza francese perde quote di produzione a causa del surriscaldamento globale. Con il Cannonau questo non avviene. Poi, pensiamo ai milioni di turisti stranieri, amanti del Rosé, che vengono in vacanze a scoprire e godere il patrimonio unico dell’isola con i suoi 300 giorni di sole, natura intatta, posti mozzafiato e le spiagge più belle del Mediterraneo. Ecco perché, se lavoriamo bene, tutti insieme, noi e gli altri produttori sardi di vino Rosé, potremo fare scoprire a loro la qualità dei vini rosati fatti sull’isola e vendere nel mondo milioni di bottiglie “Made in Paradiso di Sardegna”, proprio come fanno oggi i nostri colleghi della Provence. La Sardegna deve credere in questa categoria di vino, è un’opportunità straordinaria.
La Sardegna ha da sempre un rapporto privilegiato con il mondo del turismo di altissima qualità.
Nel Mediterraneo esistono pochi luoghi così belli ed esclusivi e, soprattutto, intatti come la Sardegna. Pensiamo alla Costa Smeralda, ad Alghero, alla bellissima città di Cagliari, all’Ogliastra, a Pula, Villasimius, Costa Rei. Ogni estate, come abbiamo visto, milioni di turisti raggiungono questi luoghi da ogni parte del mondo. Molto spesso sono persone che ricercano il bello e la qualità perché sanno che in quest’Isola, che io chiamo “Il Paradiso”, scopriranno posti meravigliosi e vivranno esperienze impossibili da trovare altrove con l’accoglienza meravigliosa del popolo sardo. Il mio sogno è quello di vedere il nostro vino So Chic ! Rosé di Sardegna, nei tavoli dei più bei ristoranti, nei bar degli hotel più raffinati, nei party dei club più esclusivi della Sardegna o a bordo degli yacht ormeggiati davanti alle sue coste in alternativa a bottiglie di Champagne o di grandi Rosé de Provence.
Un sogno che si sta concretizzando?
So Chic ! è ormai presente in più di 150 punti di vendita, in tutta l’Isola, soprattutto nei contesti più “à la page”. Ma viene bevuto e apprezzato anche a Roma, a Milano, in Toscana, in Puglia, patria italiana del vino rosato fermo. Stiamo crescendo rapidamente: in tre anni puntiamo a triplicare la produzione raggiungendo, nel 2024, le 75 mila bottiglie. Ma il vero, grande obiettivo, insieme agli altri produttori, è di trasformare l’isola nella “Provence d’Italia” e di esportare il “New Champagne, Made in Paradiso di Sardegna” in tutto il mondo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA