Tuffi nella natura tra storia e leggenda: alla scoperta delle bellezze ogliastrine (e non solo) con i trekking di Full Gaia
Pensate di immergervi nella natura con un trekking mozzafiato, mentre scoprite la composizione delle montagne, la stratificazione delle rocce, l’evoluzione nel tempo di fiumi e di antichi sentieri. E pensate anche di tuffarvi in storia, leggenda, letteratura. Vi portiamo a fare un viaggio nel passato, nel presente e nella tradizione con Full Gaia.
Ci sono le spiagge più belle, quelle che starebbero bene su qualsiasi rivista patinata. E ci sono le acque più trasparenti, dove nuotare è indimenticabile. E ancora, cattedrali di porfido rosso e Torri che sembrano guardiane del mare stesso. Ma l’Ogliastra non è solo costa – stupenda costa, è bene ammettere – ma anche meraviglie che sono incastonate nella montagna, incontaminate e piene di antichità.
Giunti da Cagliari di buon mattino, io e mio marito siamo a Genna Filixi – letteralmente “Porta delle Felci” – e stiamo aspettando Fulvia della Full Gaia, guida ambientale e naturalistica, nonché geologa, per partire con lei alla volta di Perda ‘e Liana, uno dei monumenti naturali più famosi ogliastrini.
Mi guardo intorno. Siamo una combriccola di venti persone, tutte attrezzate di scarpe e abbigliamento da trekking, borracce e zainetti dove mettere qualcosa da mangiare. Da una chiacchierata al volo, scopriamo di venire tutti da zone diverse. La giornata è calda ma non troppo, gli uccellini cinguettano e il fruscio prodotto da una lieve brezza tra le fronde degli alberi ci fa entrare perfettamente nel mood di questa giornata: ricongiungersi con la natura. Del resto, nella telefonata di prenotazione, Fulvia ci ha spiegato quella che è la sua mission: permettere una sorta di ritorno alle origini dell’uomo.
Quando arriva, dandoci un caloroso benvenuto, ci spiega che il suo sarà un viaggio sia naturale (con spiegazioni su rocce, percorsi, montagne) che storico e leggendario e ci dà qualche cenno sulla zona e su Perda ‘e Liana: proteso verso l’alto come un dito che indica il cielo, era visibile da grandi distanze. Proprio in funzione del suo essere un ottimale punto di riferimento, in passato veniva venerato come sacro. Dà qualche cenno sull’epoca nuragica, poi si avvia.
Non dice più nemmeno una parola, ma noi capiamo che c’è dell’altro. Curiosi, la seguiamo e inizia quella che è un’esperienza. Ci inerpichiamo su un territorio che sembra aspro, respirando a pieni polmoni l’aria della longevità. Ogni tanto ci fermiamo e Fulvia ci chiede di guardarci intorno. Che forma hanno le montagne? Come mai quelle pietre sono così luminose? Perché sembra che nella parete rocciosa ci sia una stratificazione? Ci divertiamo a fare congetture, ci guardiamo intorno e in effetti dimentichiamo tutto il resto. Ci fa ipotizzare e poi spiega lei, chiarendo ogni dubbio.
La salita è faticosa ma non impossibile e, una volta giunti in cima, la vittoria è data dalla bellezza di Perda ‘e Liana che, orgogliosa e solenne, si erge davanti a noi.
Ed è lì che scopriamo che la leggenda vuole che sia proprio la porta degli Inferi. Chiunque voglia ricchezze sterminate, può chiedere al demonio che abita qui ma il prezzo è caro: la sua anima. Una folata di vento inaspettata ci fa rabbrividire, proprio ora che si parla di queste cose! Ridiamo tutti poi, in cerchio, mangiamo un panino.
Qualcuno parla di essere stato, qualche settimana prima, sempre a un trekking con Fulvia, di aver visitato il Castello di Quirra e di aver conosciuto la sua leggenda: Violante Carroz, detta la Sanguinaria, pare che aleggi ancora lì, anima con qualcosa in sospeso. Si nomina anche qualche altro trekking, tra cui quello a Gairo Taquisara, specificando che alcuni hanno anche retroscena letterari.
Ora ci aspetta la discesa. Ce la godiamo perfino di più, le orecchie tese a sentire qualsiasi rumore. Fulvia ci fa qualche foto: preferisce farle lei, ci spiega, così potremo avere sia un ricordo della giornata che qualche istantanea dei nostri stessi visi rapiti dalla bellezza della natura.
Prima di salutarci, di nuovo alle auto, ci rendiamo conto di aver capito due cose: la prima è che bisogna trovare un punto d’incontro tra la vita quotidiana e la natura, visto che ci sentiamo alleggeriti dal macigno delle preoccupazioni, e la seconda è che se un lavoro si fa con amore lascia il segno. Mettiamo in moto e torniamo alla nostra normalità, sapendo di aver imparato tanto.
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L’Ogliastra è una piccola regione della Sardegna situata nella costa centro-orientale. È delimitata a ovest dalla catena montuosa del Gennargentu e a est dal mare. È proprio il connubio tra mare e montagna a rendere unica la zona, caratterizzata da paesaggi aspri e selvaggi e panorami mozzafiato.
In questo angolo incantevole della Sardegna ci si può regalare lunghe giornate di mare in una delle spiagge della zona o suggestive passeggiate in montagna. Da Tertenia alle calette mozzafiato di Baunei, l’elenco di baie incantevoli è sterminato: potreste cambiare lido ogni giorno senza restare mai delusi. Per non parlare della montagna che annovera alcuni dei luoghi più selvaggi e incontaminati dell’Isola alle pendici del Gennargentu.
Non meno importanti sono la cultura, la storia e l’enogastronomia offerte dal territorio: si tratta infatti di una delle cinque “blue zone” del mondo, i luoghi del pianeta con il più alto tasso di longevità.
Ma quali sono le dieci cose da fare assolutamente in vacanza in Ogliastra? Ecco i nostri dieci consigli.
1) Un tour delle cale del Golfo di Orosei
In questa zona troviamo alcune delle località balneari più belle di tutto il Mediterraneo: paesaggi da cartolina contraddistinti da mare turchese e scogliere selvagge a picco sul mare. Da Cala Goloritzè a Cala Luna passando per Cala Mariolu, Cala Birìala e le Piscine di Venere è tutto un susseguirsi di piccole cale selvagge e incontaminate. La maggior parte di queste si raggiunge in barca, via mare. Chi volesse vivere un’esperienza privata lo può fare noleggiando un gommone in autonomia o con skipper esperto da Safari Blu. Con Helios è possibile invece fare un’esperienza in piccoli gruppi di massimo 50 persone a bordo di piccole imbarcazioni che possono essere noleggiate anche privatamente. Sempre Helios mette a disposizione una comoda motonave per scoprire alcuni degli angolo più belli di questa costa. Sulla motonave Glentor è invece il clima di festa e condivisione a farla da padrone con la possibilità di abbinare il tour delle cale in motonave a un pranzo tipico a bordo. Helios e Glentor compiono tratte diverse. Mettetevi in contatto con loro prima di capire qual è il tour che più al caso vostro.
2) Un’escursione alla scoperta delle meraviglie dell’entroterra ogliastrino
L’Ogliastra non è solo mare, ma molto altro. In questa terra è la natura a dominare la scena con i suoi paesaggi scolpiti dal tempo. Per scoprire gli angoli più nascosti e suggestivi delle montagne ogliastrine vi consigliamo un tour in quad con Wild Ogliastra: a bordo delle comode moto a quattro ruote si può andare all’avventura tra gli aspri Tacchi, i verdi boschi, la lussureggiante flora e la ricca fauna locale. Gli amanti dei trekking, invece, possono affidarsi alle esperte guide di Full Gaia.
3) Un pranzo o una cena a base di prodotti tipici
Pesce freschissimo, carne e salumi a km 0, formaggi prodotti con il latte a km 0 dei pascoli locali, il mitico vino Cannonau e i celebri culurgiones: l’Ogliastra ha tutto ciò che di meglio la Sardegna può offrire in fatto di enogastronomia. Per assaporare il meglio della cucina locale vi consigliamo di prenotare un tavolo, a pranzo o a cena, al Porticciolo ad Arbatax per una cena a base di freschissimi prodotti del mare, dal Macellaio per una grigliata mista di carni sarde, o da Sa Contonera, ristorante con anni e anni di esperienza alle spalle.
4) Un aperitivo vista mare
Con centinaia di insenature, piccole cale, baie raccolte e scogliere aggettanti l’Ogliastra non manca di luoghi idilliaci in cui ammirare il mare. Cosa c’è di meglio, quindi, di un drink da sorseggiare davanti a questo panorama? Sono numerosi i locali in cui poterlo fare. Noi vi consigliamo AcQuachiara a Porto Frailis, dove è possibile farlo non solo di fronte al mare, ma anche sdraiati su un lettino a bordo di una bellissima piscina a sfioro. In alternativa suggeriamo di prenotare un tavolo a Sa Cadrea, suggestiva terrazza panoramica di Santa Maria Navarrese con vista sull’Isolotto d’Ogliastra. In entrambi i locali è possibile proseguire anche con una cena tipica.
5) Un gelato artigianale a passeggio per le strade di Tortolì
Le parole estate e gelato sono praticamente sinonimi. Per gustare un ottimo gelato durante la vostra vacanza in Ogliastra vi consigliamo di fare tappa al Mood Cafè, una delle pasticcerie più rinomate di tutta la zona, famosa per varie tipologie di dolci e per i gelati artigianali con decine di gusti cremosi e alla frutta.
6) Una serata divertente fino a tarda notte tra musica e drink
Non c’è vacanza senza almeno una serata spensierata da trascorrere con gli amici all’insegna di musica, drink e divertimento. In Ogliastra non mancano i club e i locali sul mare, dove assaporare la vera atmosfera di una vacanza. L’Hakuna Matata, a Lido di Orrì, è da tanti anni uno dei punti di riferimento della movida ogliastrina. Ogni notte centinaia di giovani trascorrono qui le serate ascoltando musica, gustando un cocktail e incontrando gli amici. Per un’atmosfera elegante e trendy suggeriamo di far tappa in un locale di cui vi abbiamo parlato anche per gli aperitivi: AcQuachiara organizza serata speciali da vivere davanti al mare di Porto Frailis.
7) Dormire sul mare
Perché rinunciare al piacere di chiudere gli occhi sentendo il rumore delle onde del mare? In Ogliastra è molto facile trovare una sistemazione “con vista”. Le soluzioni sono tantissime e per tutte le tasche. Al boutique Hotel 4 stelle La Bitta è possibile regalarsi un’esperienza unica con camere curate che richiamano elementi del territorio e grandi verande con vista sul mare o sulla piscina a sfioro davanti alla spiaggia. Il camping Sos Flores, con i suoi bungalow, le case mobili, le lodge tent, le stanze dell’agriturismo e le piazzole (8 delle quali con vista su san Gemiliano) offre invece l’opportunità di dormire a pieno contatto con la natura.
8) Una cena romantica
Quando si parla di cena romantica gli ingredienti sono diversi. Prima di tutto è necessario che si mangi bene, perché non si può pensare all’amore con le papille gustative insoddisfatte. Ma è forse ancora più importante trovare una location intima e suggestiva, capace di creare la giusta atmosfera. In Ogliastra la bellezza della natura rende facile l’obiettivo. Il nostro consiglio ricade sicuramente su Sa Cadrea, dove gustare una raffinata versione della cucina ogliastrina a picco sul mare, sul ristorante de La Bitta, con un tavolo davanti alla vetrata panoramica, o al Porticciolo, nella splendida cornice della Darsena di Arbatax.
9) Brindare con gli amici con una bottiglia di Cannonau o di altri vini sardi
L’Ogliastra è la terra di origine del vitigno sardo più famoso nel mondo: il Cannonau. Questo vino si contraddistingue per il suo colore rosso rubino brillante e per il suo gusto secco, sapido e deciso. I centenari locali hanno raggiunto questo traguardo senza rinunciare al piacere di un buon bicchiere di questo vino, di tanto in tanto. Il più celebre è quello di Jerzu, comune montano dell’Ogliastra meridionale, ma sono tante le cantine locali che producono ottime bottiglie. Per trovare quella giusta vi consigliamo una visita alla Cantinola, enoteca fornitissima di Tortolì. Potrete acquistare anche liquori locali, come l’innovativo “gin elettrico” o il celebre mirto sardo.
10) Mangiare sano, facendo la spesa dai produttori locali
Se c’è un aspetto che contraddistingue la cucina di questo territorio è la genuinità. Gli ogliastrini amano i prodotti tradizionali e sanno dove acquistare i prodotti più buoni. Dai formaggi ovini e caprini locali alla carne, passando per le meraviglie della fertile terra ogliastrina. In un microclima unico racchiuso tra terra e mare crescono ortaggi e frutta di primissima qualità, coltivati in modo naturale e sano. Se siete in vacanza nella zona non potete privarvi del piacere di una spesa a km 0. Fate un giro nei caseifici della zona per procurarvi casu agedu, callu ‘e crabittu e pecorino, individuate la pescheria di fiducia per una cena a base di pesce, crostacei e molluschi del mare sardo, ma non scordatevi di provare frutta e verdura della zona. A tal proposito vi consigliamo di fare tappa all’Azienda Agricola Alessandro Melis, agricoltore di Bari Sardo che per molti anni è stato premiato da Coldiretti come “banco di ortofrutta migliore d’Italia”. Assaggiare i suoi pomodori, le sue angurie o le sue zucchine è un’esperienza unica.
Avete bisogno di supporto personalizzato per la vostra vacanza in Ogliastra? Vi consigliamo di rivolgervi all’InfoPoint Arbatax per trovare tutte le info utili per tour, escursioni e altre attività nel territorio ogliastrino.
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