“Stalattiti al gusto “puffo”! L’acqua gioca un ruolo fondamentale nella formazione di stalattiti e stalagmiti. Quando nel suo cammino nel sottosuolo incontra metalli come per il rame, quest’ultimo dà una colorazione azzurra o verde alle concrezioni che poi si andranno
Questa mattina, intorno alle ore 9:00, i Vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia sono intervenuti per il recupero di un cane da caccia dall’interno di un fornello di miniera a circa 30 metri di profondità, nei monti di Perdaxius.
Nonostante faccia parte del complesso minerario di Masua, Porto Flavia non è e non è mai stata una miniera, bensì un porto di imbarco per il materiale estratto dalle miniere circostanti. Il porto fu progettato dall’ingegnere Cesare Vecelli e realizzato
Oggi vogliamo raccontarvi di un luogo bizzarro e molto affascinante che non tutti conoscono. Ringraziamo per gli scatti e le interessanti info sardegnaabbandonata.it Un po’ cattedrale, un po’ fabbrica e un po’ castello, con tanto di merli in stile medievale,
“La Sardegna porta a casa un altro grande risultato, che non è solo significativo in termini di avanzamento della ricerca e della Scienza al servizio dell’umanità ma è importante anche e soprattutto dal punto di vista della riqualificazione: abbiamo dato
Sardegna e miniere: un connubio straordinario ha legato l’Isola con l’estrazione di preziose materie prime dal sottosuolo. Tra questi minerali preziosi e utili all’industria c’era anche l’antimonio, metallo antichissimo utilizzato fin dagli antichi egizi nella lavorazione del rame e poi
Etic (Einstein Telescope Infrastructure Consortium): questo è il nome del progetto che punta a costruire in Italia l’Einstein Telescope, un nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali. In lizza, la Sardegna con il sito di Sos Enattos, una miniera
Nella zona Sud-Occidentale della Sardegna è situata Masua un tempo importante area mineraria, oggi divenuta rinomata località balneare. Qui è presente Porto Flavia, un ingegnoso sistema di imbarco di minerali. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1922 e
In un articolo della storica e antropologa Grazia Villani intitolato “Calamine e sollazzi”, si legge che intorno al 1860, un gruppo di prostitute provenienti dalla Francia si stabilì a Montevecchio, dove si costituì una vera e propria casa di tolleranza.
Avete mai percorso il tratto Mandas-Arbatax con il Trenino Verde? Sicuramente avrete notato l’imponente edificio in stile Liberty che si affaccia nei pressi della linea ferroviaria. Un tempo in questa struttura si “lavava” l’antracite, una tipologia di carbone dall’elevato potere