Lo sapevate? L’Argia (o malmignatta) viene chiamato anche “Ragno del Demonio”. Il ragno che risveglia paure ancestrali viene avvistato spesso nelle campagne isolane. Il suo segno inconfondibile sono tredici macchie rosse sul corpo. Il suo nome e la sua pericolosità
Villagrande, in località Tricarai avvistata diverse volte quest’estate la Malmignatta (Vedova nera mediterranea), chiamata in sardo “Argia”. L’ultimo avvistamento il 21 agosto, nascosta in pieno campo sotto una pietra. Solitamente, si trova sotto le pietre durante le lavorazioni in campagna.
Una signora se l’è ritrovato davanti mentre puliva un terreno da erbacce e pietre e non ha avuto dubbi: un’argia. Il ragno che risveglia paure ancestrali è stato avvistato di nuovo nelle campagne isolane: questa volta a Quartucciu, non lontano
Donne che si trasformavano in animali pronti a succhiare il sangue dei neonati, uomini tramutati in buoi con grosse corna appuntite che annunciavano la morte, ragni velenosi posseduti da spiriti demoniaci. Soprattutto in passato, quando era difficile dare una spiegazione a
Gli studiosi erano convinti fosse estinto ma una serie di avvistamenti negli ultimi anni hanno permesso di appurare il contrario. Diversi esemplari di vedova nera sono ancora presenti nell’Isola. Si tratta della Malmignatta Latrodectus tredecimguttatus, un ragno meglio noto come
In Sardegna l’argia – nota anche come “arza” – è stata per lungo tempo portatrice di significati e sentimenti diversi e addirittura contrastanti. Anzitutto d’odio, perché causa di malattie, ma ancor più di divertimento, perché pretesto per l’inizio di canti e sfrenati balli