Celebrare una Pasqua senza crudeltà, nel rispetto di tutti gli esseri viventi, si può, con gusto e fantasia. Comporre un menù pasquale alternativo senza passare dal macellaio è alla portata di tutti: potrebbe iniziare come una sfida culinaria e un
Iglesias o Villa di chiesa, in qualunque modo la si voglia chiamare, la celebre città del Sulcis richiama già nel nome l’antica devozione della sua gente che raggiunge l’apice proprio nel periodo che precede la Pasqua. Sono infatti i riti
Grazie ai custodi di usanze arcaiche, durante la Settimana Santa, la parte più antica della città si trasforma in un suggestivo scenario di processioni, funzioni religiose, veglie e adorazioni in cui si esprime con forza lo spirito della comunità cittadina.
Si avvicina la Pasqua ed entrano nel vivo i riti della Settimana Santa che celebrano la Passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Questa mattina, nell’Aula consiliare del Municipio di via Roma, è stato presentato dai rappresentanti delle confraternite di Cagliari
L’agnello è uno dei piatti più tipici e caratteristici della Pasqua. Dal cucinarlo allo spiedo passando per tutte le altre lavorazioni con prodotti di stagione (carciofi, cardi, zafferano, finocchietto selvatico, uovo e limone) può considerarsi il vero e proprio simbolo
Venti quintali di ramoscelli d’olivo sardi arriveranno in Piazza San Pietro a Roma e saranno offerti in omaggio ai 120.000 fedeli che assisteranno alla Santa Messa della Domenica delle Palme, presieduta dal Santo Padre. Uno straordinario omaggio voluto dall’Associazione Nazionale
Cagliari ha vissuto come molte località della Sardegna i riti della Settimana Santa, con la Passione e la Morte di Gesù Cristo. Una grande folla di fedeli, cagliaritani e molti turisti hanno accompagnato le processioni del Venerdì Santo fra le