Il 2 agosto 1980, in una calda e afosa mattinata estiva, alle ore 10.25 nella stazione centrale di Bologna scoppia una bomba. Sarà l’attentato più sanguinoso registrato in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. Le vittime furono
Il 2 agosto 1980, in una calda e afosa mattinata estiva, alle ore 10.25 nella stazione centrale di Bologna scoppia una bomba. Sarà l’attentato più sanguinoso registrato in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. Le vittime furono
Emerge un’importante novità sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980. I resti riesumati non sono della vittima sarda Maria Fresu. Lo ha stabilito la perizia tecnica disposta dalla Corte di Assise di Bologna. Secondo i periti che hanno eseguito
Strage di Bologna, nella bara di Maria Fresu non ci sono i suoi resti. I resti attribuiti alla Fresu, una delle 85 vittime della bomba esplosa nell’agosto del 1980, non le appartengono: lo ha stabilito la perizia del Dna
Strage di Bologna, due Dna nella bara di Maria Fresu. Clamorosa svolta nelle indagini. Dalle analisi emerge che i reperti appartengono a due donne. Apparterrebbero a due persone diverse, entrambe di sesso femminile, i reperti organici – un osso della mano e
Il 2 agosto 1980, in una calda e afosa mattinata estiva, alle ore 10.25 nella stazione centrale di Bologna scoppia una bomba. Sarà l’attentato più sanguinoso registrato in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. Le vittime furono