Erano da poco trascorse le 14 del 7 maggio 1945, e il tecnico Quintino Ralli ascoltava le comunicazioni di una radio militare di Algeri, dalla sua solita postazione, nella sede di Radio Sardegna, che già da qualche mese trasmetteva da
Dal 8 al 19 marzo 2018 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Cagliari (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno condotto un intervento nelle acque di Porto
Cagliari rende omaggio a Seui con una piazza dedicata al paese barbaricino. Da oggi, infatti, la piazzetta di Is Mirrionis tra via Is Maglias, via Monte Sabotino, via Redipuglia e via Trincea dei Razzi ha preso il nome di “Piazza
Nel gennaio 2012 ci fu in Sardegna, nell’arcipelago di La Maddalena, un ritrovamento incredibile: sul fondale dell’arcipelago della Maddalena in Sardegna, alla profondità di 65 metri, giace infatti il relitto di un aeroplano enorme. Si tratta di uno degli aerei
Un giorno, anzi meno, cinque ore. Tanto durò in Sardegna la Resistenza contro l’occupazione nazista. Una battaglia che costò 25 vittime italiane, e che vide nell’isola de La Maddalena il suo sanguinoso teatro. Ma come si arrivò a quello scontro?
La Cagliari che non c’è più: primi anni Cinquanta, nasce la nuova piazza Giovanni XXIII (allora piazza Dante). Dopo la guerra la città venne ricostruita e con la rinascita si aggiunsero anche una serie di quartieri periferici. In questa foto
La Cagliari che non c’è più. Piazza Palazzo, primi del Novecento: un tram passa davanti a palazzi che ora non esistono più. La piazza è gia sopraelevata ma in fondo al centro ci sono ancora i due palazzi che ora
Non c’è niente di più importante della musica e dell’arte per un popolo che vuole dimenticare una tragedia come quella della seconda guerra mondiale. A Cagliari la guerra e i bombardamenti del 1943 non distrussero solo le case e i palazzi
Significativo intervento dei sommozzatori della Marina Militare. I subacquei sono riusciti a neutralizzare 315 ordigni esplosivi, risalenti alla Seconda guerra mondiale, nelle acque tra la Sardegna e la Corsica. Le operazioni, sono state effettuate a 45 metri di profondità e hanno