Il deserto di Piscinas è grande circa cinque chilometri quadrati ed è un deserto in miniatura in piena regola con alte dune di sabbia che dalla costa si estendono verso l’interno per chilometri. Le dune, alte anche 100 metri, sono
Oggi, 5 aprile 2019, un aprile ancora un po’ freddo e ventoso ma che qualche giorno lascia spazio ai primi veri accenni di primavera. Ed ecco com’erano il Poetto, la Sella del Diavolo, Cagliari stamattina all’ora di pranzo.
I faraglioni di Nebida, Porto Banda, visti al tramonto dall’occhio sapiente di Davide Ibiza. Uno scatto incredibile che mostra una delle meraviglie naturali della nostra Isola.
Un impressionista non avrebbe saputo fare di meglio perchè spesso, la realtà supera la fantasia, anche quella di un pittore. Ed eccolo qui il nostro mare, a due passi dal centro, sempre pronto ad accoglierci con le sue mille sfumature
La ricetta Vistanet di oggi: orziadas fritte, un piatto originale della cucina di mare in Sardegna. Le orziadas, o anemoni di mare o attinie, sono un piatto saporito dal gusto molto particolare, ottimi come antipasto. Ingredienti: 600 grammi di orziadas
Plastica al bando nelle spiagge sarde. È la proposta di Anci Sardegna che, sulla scia del provvedimento annunciato dalla Regione Puglia, vorrebbe che anche nelle spiagge sarde si vietasse già da ora l’uso della plastica monouso. Di recente, infatti, la Puglia
La primavera è alle porte: dopo giorni di maestrale intenso e temperature invernali, oggi sembra essere sbocciata la bella stagione. E con lei tutti i profumi che la macchia mediterranea porta con se. Nello scatto di Mauro Cois, ecco il
Cagliari, Poetto. In questi giorni i nostri lettori ci hanno inviato una serie di bellissimi scatti a testimonianza di un tardo inverno dai contorni primaverili, con tramonti infuocati, mattine terse, spiaggia affollata con tanto di temerari bagnanti. Ma dopo il
Cagliari: un angolo di Paradiso. Nei bellissimi scatti, realizzati questa mattina da Fabio Lapenna, ecco il Poetto oggi, 9 marzo 2019. E la primavera non è ancora arrivata…
L’eccezionale scoperta è stata fatta durante un’esplorazione dei ricercatori del dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, guidati dal direttore Giuseppe Corriero, a oltre due miglia sotto la superficie dell’Adriatico, fra i 40 e i 55 metri di profondità. Come riporta