Finalmente è arrivata l’estate e Villasimius si trasforma in un continuo via vai di turisti. Stranieri e italiani trascorrono le giornate visitando le caratteristiche spiagge dall’acqua cristallina per poi spostarsi nei ristoranti, pub e bar del centro cittadino per vivere la notte. E poi c’è il momento di pausa da trascorrere al porto turistico, nel cuore dell’Area Marina protetta di Capo Carbonara, meta di barche e yacht ma anche punto di ritrovo per un caffè in compagnia. Passeggiando lungo le banchine abbiamo incontrato Nicola, proprietario di Les Chic Fruit, intento nel consegnare i suoi prodotti ad una barca ormeggiata al molo. 

Attirati dai mille colori e dal profumo della frutta e della verdura in consegna, decidiamo di fare un salto nella sua bottega per saperne di più. Le erbe aromatiche sprigionano all’interno del locale aromi dolci e delicati. Subito veniamo “rapiti” dal profumo del timo e del basilico al limone. 

Il banco frutta è un mosaico di colori e tra anguria, melone, banane, ciliegie, uva, susine e kiwi notiamo anche i frutti del territorio, le fragole sarde, e diverse varietà di melone e pesche tra cui la pesca platinet, una varietà di nettarina piatta con polpa bianca e dal sapore molto dolce.  

Mentre  continuiamo il nostro giro all’interno della bottega, decidiamo di assaggiare qualcosa e ci facciamo preparare un po’ di “ananas da passeggio“, tagliata al momento è ideale per rinfrescarci durante questa calda giornata estiva.  

Veniamo incuriositi dai colori e dalle forme particolari dei frutti esotici, tra tutti le carambole – conosciute anche come Fruit Star per la loro forma a stella – e il Frutto del Drago o Pitaya, tipico del Sud America, in due versioni: rosso e giallo. Non mancano i frutti tropicali più conosciuti come mango e avocado, tutti importati “by air“, ovvero in via aerea – come possiamo leggere nell’etichetta – raggiungo l’isola in poche ore così che possano conservare tutta la loro freschezza.

Dalla frutta passiamo alla verdura e Nicola ci spiega che molte verdure, così come i frutti, sono locali e vengono coltivati nell’azienda agricola di famiglia Saboris Sardus, gestita dalla moglie Michela.
Guardando il banco, carico di colori, che abbiamo davanti agli occhi, immaginiamo le mille insalate e i numerosi contorni che potremmo preparare nelle nostre cucine.  Le varietà di ortaggi esposti sono tanti e non siamo nemmeno sicuri di conoscerli tutti.

Pannocchie di mais per BBQ, pomodorini datterini gialli, rossi, arancioni e verdi, diverse varietà di zucchine, patate, cipolle, cavoli e peperoni. Dalle patate sarde viola a quelle apposite per preparare delle chips super croccanti, dai peperoni ad alta digeribilità a quelli gialli e viola. 

Alla fine decidiamo di farci sorprendere dalla Facussa, un ortaggio che si è diffuso dalla unione della civiltà araba e quella ligure a Carloforte, e proprio per le sue origini e per il suo aspetto viene anche chiamato “cetriolo di Carloforte”. Assaggiandolo scopriamo che il suo sapore non è paragonabile a quello del cetriolo che conosciamo quanto piuttosto a quello di una zucchina, ma più salata e senza semi.

L’ultima parte della bottega è dedicata ai prodotti tipici, eccellenze con una filiera cortissima, prodotte e confezionate nel territorio: pasta, confetture, olio d’oliva, formaggi, bottarga, carciofi sott’olio, vini locali e tanti altri.

Dopo aver vissuto questo tour alla scoperta dei sapori dell’ortofrutta da Les Chic Fruit, capiamo il perché questa bottega dopo tre generazioni ancora venga scelta da abitanti del posto, turisti e vip che ogni anno tornano in vacanza a Villasimius. 

Una volta tornati a casa abbiamo pensato che assaggiare altri prodotti di Les Chic Fruit non ci sarebbe dispiaciuto, quindi abbiamo dato un’occhiata al loro sito web e dopo aver visto che vengono effettuate spedizioni, nazionali e internazionali, abbiamo fatto il nostro primo ordine.

Il Cagliari lotta per un tempo ma si arrende all’Olimpico contro la Lazio.

Buon Cagliari a Roma ma gli uomini di Pisacane alla fine si arrendono (0-2) alla Lazio. La Lazio accelera nella ripresa e il Cagliari cade ancora: Isaksen e Zaccagni decidono all’Olimpico.

Il Cagliari esce sconfitto per la seconda volta in pochi giorni e vede allontanarsi la zona di sicurezza della classifica. All’Olimpico la Lazio si impone 2-0, sfruttando la superiorità tecnica e la maggiore brillantezza nella ripresa. A decidere la gara sono due splendide conclusioni di Isaksen e Zaccagni, che nel secondo tempo piegano la resistenza dei rossoblù dopo una prima parte equilibrata ma povera di emozioni.

Pisacane sceglie di ripartire con il 4-3-1-2, confermando gran parte dell’undici visto nel turno precedente. Palestra viene spostato a sinistra, una mossa pensata per contenere le accelerazioni di Lazzari e Zaccagni. L’inizio è bloccato: i ritmi bassi e le difese attente limitano le occasioni da gol. Il primo squillo arriva al 4’, quando Prati ci prova da fuori area dopo un corner, ma il suo tiro sorvola la traversa. Al quarto d’ora è Gaetano a trovare Folorunsho con un passaggio filtrante, ma il destro dell’esterno è troppo debole per impensierire Provedel. Anche Esposito, al 20’, non trova la mira su un pallone vagante al limite.

Gaetano accusa qualche problema fisico ma resta in campo, mentre la Lazio cresce con il passare dei minuti. Al 27’ Cataldi mette in mezzo un cross basso dopo uno schema su calcio d’angolo, e Palestra in scivolata riesce a liberare. Subito dopo Zaccagni crea scompiglio: supera Zappa, serve Bašić, ma il mancino del centrocampista finisce alto. Lazzari, pochi istanti più tardi, mette un altro pallone pericoloso in mezzo che Zaccagni gira a lato di un soffio. I biancocelesti aumentano la pressione e al 31’ costringono Caprile al primo vero intervento decisivo, un tuffo spettacolare sul tiro a giro di Marušić. Nel finale di tempo il Cagliari sfiora il vantaggio con Folorunsho, che raccoglie una punizione di Esposito e calcia da posizione defilata trovando la risposta di Provedel, poi Luperto vede il suo tentativo ribattuto. Il primo tempo si chiude senza reti ma con la sensazione che la Lazio stia prendendo il controllo.

La ripresa si apre con un cambio forzato per Sarri, che sostituisce Romagnoli con Provstgaard. Il Cagliari parte con buon piglio, ma spreca subito due occasioni potenzialmente interessanti: Esposito serve Borrelli, che calcia malamente, poi Gaetano fugge in contropiede ma conclude debolmente di sinistro. I rossoblù danno l’impressione di poter colpire, ma mancano di precisione nell’ultimo passaggio. Al 53’ Mina prova di testa su cross di Palestra, senza fortuna.

La partita si accende al 65’. Isaksen, fino a quel momento contenuto, riceve sulla destra, punta Palestra, si accentra e lascia partire un sinistro magnifico che si infila all’incrocio. È il gol che sblocca la gara e taglia le gambe al Cagliari. Pisacane tenta di reagire inserendo Luvumbo e Kılıçsoy al posto di Esposito e Borrelli, ma la Lazio gestisce bene il vantaggio, affidandosi all’esperienza di Vecino, entrato poco prima. Al 75’ Adopo ci prova dalla distanza, ma Provedel blocca senza difficoltà.

Negli ultimi minuti il Cagliari si riversa in avanti con generosità. Pavoletti e Idrissi entrano per dare peso all’attacco, e proprio il centravanti, all’82’, sfiora la deviazione vincente su un cross di Prati. Poco dopo Felici calcia con potenza, ma Guendouzi si oppone col corpo, evitando il pareggio. La Lazio, pur arretrando, resta pericolosa in contropiede e al 90’ chiude definitivamente i conti: un errore in uscita di Prati consente a Zaccagni di recuperare palla, accentrarsi e firmare con un destro preciso il 2-0 finale.

Per il Cagliari è un’altra serata amara, fatta di buone intenzioni ma poca concretezza. La Lazio, invece, ritrova serenità e continuità di risultati, dimostrando di saper colpire nei momenti decisivi. I rossoblù tornano a casa senza punti, con la necessità di ritrovare fiducia e lucidità prima che la classifica diventi davvero complicata.