Detti e modi di dire: “Beato chi c’ha ‘n occhio”, perché si dice così? “Beato chi c’ha ‘n occhio” dicono i romani. Ma qual è il significato di questo proverbio? La cultura popolare romana è piena di contaminazioni linguistiche che
Detti e modi di dire: “Veloce che c’ho prescia”. Origini e significato Pare che le origini del termine prescia siano affidate a due ricostruzioni, una etimologica e una assai più curiosa. Roma è una città meravigliosa, certo, ma è senza
Detti e modi di dire: “Ammazza che Giannetta”. Ma perché si dice così? Ammazza che Giannetta a Roma si riferisce ad un vento freddo e fastidioso, ma da dove arriva questo modo di dire? I romani hanno saputo riportare la
Detti e modi di dire romaneschi: “Fijo de ‘na m…….”, ecco come è nato uno degli insulti più famosi a Roma. L’altro giorno per la rubrica “Lo sapevate?” ci siamo occupati della Ruota degli Esposti (e dei bambini neonati abbandonati),
Detti e modi di dire romaneschi: “Come er cacio sui maccheroni”. Un’altra espressione tipicamente romana che ormai ha preso piede anche nella lingua italiana. Si tratta di una frase tipica che avrete sentito chissà quante volte: scoprite insieme a noi
Detti e modi di dire romaneschi: fare “caciara”. Perché si dice fare “caciara”? Un’altra parola (che rientra in molte varianti di frasi) tipica della parlata romanesca che si è talmente diffusa da averla sicuramente sentita anche in altre parti d’Italia,
Detti e modi di dire romaneschi: “Nun c’è trippa pe gatti” Perché si dice “Nun c’è trippa pe gatti”? Una frase tipica della parlata romanesca che si è talmente diffusa da averla sicuramente sentita anche in altre parti d’Italia. Dietro