Accadde oggi: 19 luglio, memoria del bombardamento a San Lorenzo nella Capitale
Il 19 luglio 1943 segna una data tragica nella storia di Roma, uno degli eventi più devastanti della Seconda Guerra Mondiale in Italia, che ha lasciato una significativa cicatrice nella città. Ogni anno, si commemorano le vittime, con la presenza delle istituzioni del territorio e ricordare quel tragico evento è un dovere morale oltre che un impegno a non dimenticare mai le lezioni del passato.
Accadde oggi: 19 luglio, memoria del bombardamento a San Lorenzo nella Capitale.
Il 19 luglio 1943 segna una data tragica nella storia di Roma, uno degli eventi più devastanti della Seconda Guerra Mondiale in Italia, che ha lasciato una significativa cicatrice nella città. Ogni anno, si commemorano le vittime, con la presenza delle istituzioni del territorio e ricordare quel tragico evento è un dovere morale oltre che un impegno a non dimenticare mai le lezioni del passato.
In piena Seconda Guerra Mondiale, l’Italia, alleata della Germania nazista, era bersaglio di pesanti bombardamenti e il quartiere centrale di San Lorenzo, alle ore 11.03 del mattino, divenne uno dei principali obiettivi in quanto vicino alle infrastrutture ferroviarie della stazione.
In questo modo si cercò di interrompere i collegamenti logistici italiani e di conseguenza indebolire il regime fascista: la distruzione delle ferrovie può avere effetti devastanti e duraturi sulle capacità operative del nemico, rendendo tali obiettivi prioritari durante le operazioni militari.
La mobilità è un elemento fondamentale nelle operazioni belliche e le stazioni ferroviarie, come gli aeroporti, permettono il rapido spostamento delle risorse su larga scala. Bombardare questi luoghi può significativamente ridurre la capacità di movimento del nemico, rendendo le sue forze più statiche e vulnerabili agli attacchi. Le stazioni ferroviarie spesso collegano aree strategiche tra loro e distruggendole, è possibile isolare intere regioni, rendendo più difficile il coordinamento e il supporto reciproco tra diverse unità militari. Questo isolamento può facilitare le operazioni delle forze attaccanti in quelle aree.
In quel triste giorno, 4000 bombe furono sganciate da un’ondata di bombardieri americani B-17 Flying Fortress e l’attacco persistette per circa un’ora. In questo modo 3000 persone persero la vita e i feriti coinvolti furono più di 11.000.
Uno squarcio della città che portò a minare ulteriormente il già fragile consenso e credibilità nei confronti di Benito Mussolini che fu destituito pochi giorni dopo, il 25 luglio 1943.
Dopo la guerra, San Lorenzo intraprese un lungo processo di ricostruzione e rinascita. Negli anni ’60 e ’70, il quartiere divenne un centro di attività politica e culturale. La vicinanza con l’Università di Roma “La Sapienza” ha contribuito a mantenere un’atmosfera giovane e dinamica, rendendo il posto un luogo di incontro per le nuove generazioni.
A San Lorenzo la storia incontra la modernità, il ricordo storico con la movida giovanile: è qui che infatti sorti molti movimenti della scena culturale underground e i locali notturni ne fanno un punto di riferimento per il divertimento.
Foto: Wikipedia
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