Carlo Verdone, la fotografia del Gianicolo è ‘troppo bella’: “Non è un dipinto, l’ho fatta io col cellulare!”
Il celebre regista ha condiviso su Facebook uno splendido scatto alle 7:30 di domenica, ritraente il Colle Gianicolo, luogo in cui risiede, avvolto da una suggestiva nebbia. Tuttavia, la strada deserta ha suscitato dubbi in molti. La chiarificazione è giunta in seguito: "Potete vedere le righine dello schermo se l'allargate".
Carlo Verdone, la fotografia del Gianicolo è ‘troppo bella’: “Non è un dipinto, l’ho fatta io col cellulare!”
Il celebre regista ha condiviso su Facebook uno splendido scatto alle 7:30 di domenica, ritraente il Colle Gianicolo, luogo in cui risiede, avvolto da una suggestiva nebbia. Tuttavia, la strada deserta ha suscitato dubbi in molti. La chiarificazione è giunta in seguito: “Potete vedere le righine dello schermo se l’allargate”.
L’immagine è così sorprendente da far sorgere il dubbio che la fotografia di Carlo Verdone, postata la scorsa domenica, non sia realmente scattata, ma possa essere un dipinto.
“Leggo che alcuni dubitano che la foto postata sia una foto. Bensì un dipinto. Quindi io avrei raccontato la mia prima mattinata basandomi su un quadro!”, scrive il regista, continuando con una spiegazione dettagliata.
“Scusate, ma mi dite che soddisfazione c’è a fotografare un dipinto del Gianicolo? Fosse stato un Bacon. Tra sette scatti ho scelto la foto che come angolazione mi sembrava la più giusta. Le ho scaricate sul PC e ho fotografato lo scatto col cellulare. Potete vedere le righine dello schermo se l’allargate”.
Come riportato in un articolo di Repubblica, occorre ampliare la visione per credere, poiché lo scatto è veramente stupefacente. L’autunno, i colori, la nebbia, la strada alberata, e soprattutto la strada vuota, conferiscono all’immagine un’atmosfera sospesa, quasi irreale.
“Incredibile pensare che siccome sembra un dipinto deve essere un dipinto per forza. Vabbè puntualizzazioni da social”, conclude Verdone. Eppure, la fotografia è stata catturata alle 7:30 sul Colle Gianicolo, il quartiere da lui amato e in cui risiede.
Verdone si era svegliato presto a causa del suo nuovo lavoro, affermando di essersi abituato a questa routine da un mese e mezzo. L’autore della foto spiega che l’atmosfera lo ha riportato all’infanzia, quando Roma era meno caotica, e ha colto l’opportunità di immortalare l’autunno nel suo quartiere amato prima che la calma fosse interrotta da un tassista.
La foto rappresenta un istante catturato, che spezza il silenzio con la voce improvvisa di un tassista, ma Verdone riflette sul fatto che, a Roma, il silenzio esiste solo per un breve attimo. Nonostante il frastuono, è riuscito a fermare l’autunno all’istante e nel luogo che ama profondamente, ma che fatica a riconoscere nel caos contemporaneo.
Prima delle precisazioni Verdone aveva anche scritto: “Questa mattina intorno alle 7,30 sul Colle Gianicolo. Ormai, per il nuovo lavoro che sto svolgendo, mi sveglio sempre alle 6. Ho preso da un mese e mezzo questa abitudine. Ora non mi pesa più e le giornate sembrano molto più lunghe ovviamente. Visto che tutto il mio quartiere era avvolto dalla nebbia, ho preso la macchina fotografica e sono salito al Gianicolo. Questo silenzio assoluto e questi colori autunnali mi hanno riportato alla mia infanzia. Quando Roma non era così caotica e disordinata. Oggi mi sono riappacificato con la mia città che tanto amo e tanto non riesco più ad identificare.
Questa mattina i colori erano quasi di altri tempi. I ricordi tornavano chiari in quell’ atmosfera così pacata e gentile. Mi sono detto di scattare al volo prima che arrivasse qualcuno. E al volo ho scattato questa.
Un rumore sgangherato mi arriva alle spalle. Voce sgraziata ma simpatica da un taxi: “A Carle’, forza Roma sempre!”. “Sempre!” replico.
A Roma il silenzio esiste solo per un attimo.
Intanto sono riuscito a fermare al volo l’autunno. La stagione che più amo nel posto che più amo.
Buona domenica a tutti.
Carlo Verdone 🖐️🤓”.
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