Dal primo luglio l’ingresso al Pantheon è a pagamento, ma non per tutti

Dal primo luglio del 2023 bisogna acquistare un biglietto di cinque euro per accedere al Pantheon. Il ticket è obbligatorio per tutti i visitatori salvo alcune eccezioni.

Il Pantheon di Roma, o “La Rotonna” come era amichevolmente conosciuto. Un’opera maestosa, uno dei monumenti più belli e affascianti di tutta la capitale. Ogni anno raccoglie milioni di visitatori da tutto il mondo, tutti con gli occhi pieni di stupore e il naso all’insù ad ammirare quella meravigliosa cupola emisferica. Nel 2019 è stato il monumento più visitato d’Italia portando l’asticella a quasi nove milioni di ingressi. Per decenni la visita di questa imponente struttura nel cuore di Roma è stata gratuita ma dal primo luglio del 2023 l’ingresso al Pantheon sarà consentita solo dietro pagamento di un ticket.

La decisione di far pagare l’ingresso al Pantheon risale al 16 marzo del 2023 dopo un accordo stretto tra il Mic (Ministero della cultura) e il Capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyre. Il biglietto avrà un costo di cinque euro e la maggior parte del ricavato andrà al Ministero della Cultura mentre la restante parte alla diocesi di Roma. Il ticket sarà obbligatorio per tutti i visitatori salvo alcune categorie che avranno diritto a sconti e ingressi gratuiti. I ragazzi fino a venticinque anni pagheranno solamente due euro mentre per minorenni, categorie protette e docenti accompagnatori di scolaresche è previsto l’ingresso gratis. Buone notizie anche per tutti i cittadini di Roma, i residenti della capitale infatti non dovranno pagare alcun biglietto.

Secondo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano Il motivo di questa scelta deriva dalla volontà di riconoscere al Pantheon il suo grande valore artistico e culturale. “C’è un motivo etico. Una cosa se vale, deve essere pagata” ha detto il ministro durante un’ospitata a Porta a Porta da Bruno Vespa. I proventi dei biglietti saranno utilizzati per i lavori di ristrutturazione e per la creazione di un museo nella parte retrostante del monumento romano.

Nonostante l’ingresso a pagamento con molta probabilità le file in Piazza della Rotonda non sono destinate a finire, la richiesta economica non scoraggerà di certo visitatori e appassionati. Il Pantheon è senza dubbio uno dei monumenti più belli mai costruiti e non sembra risentire del passare del tempo. Il tempio voluto dal console Marco Vipsanio Agrippa è stato costruito nel 25-27 a.C su progetto dell’architetto e ingegnere romano Lucio Cocceio Aucto. Nel 2027 spegnerà duemila candeline, un’età sorprendente considerato lo straordinario stato di conservazione del monumento.

Le torri di Bologna, costruite tra il  XII e XIII secolo, si sono trovate a volte ad essere un ostacolo nelle epoche successive. All’inizio del Novecento, infatti, due di esse vennero demolite perché, essendo storte e basse, ostacolavano la visuale delle torri degli Asinelli e Garisenda e impedivano la creazione di una intersezione alla fine di via Rizzoli, che era appena stata allargata.

Nel 1455, però, si decise di spostarne una che sporgeva su Strada Maggiore e intralciava il passaggio.

Un targa in Strada Maggiore, infatti, recita: “Nel 1455, Aristotele Fioravanti, un bolognese coraggioso, trasferì qui, con grande audacia, per una distanza di oltre 13 metri, la torre di Santa Maria della Magione, alta 25 metri, che fu demolita nel 1825.”

Aristotele Rodolfo Fioravanti degli Uberti, figlio di un ingegnere idraulico, fu l’ingegnere che compì l’incredibile impresa di far “camminare” una torre alta 25 metri per una distanza di 13 metri (35 piedi dell’epoca).

Furono necessarie lunghe preparazioni per il trasferimento monumentale, che venne seguito con scetticismo dalla popolazione. Fu scavata una fossa intorno alla torre e venne inserito uno scivolo su cui la torre avrebbe scorso fino alla sua nuova posizione. Nonostante i problemi iniziali, l’ingegnere, riuscì a trasportarla nella sua nuova posizione. La folla che si era radunata per assistere a questo spettacolo straordinario rimase stupefatta nel vedere la torre alta camminare lentamente.

Dopo questa impresa Fioravanti divenne famoso e invitato a risolvere problemi simili tra i potenti delle città dell’epoca.