Bellissima immagine ci giunge da Lanusei: i volontari cenano presto, in sede, e si mettono a disposizione dei concittadini durante la notte del 31. Mentre tutti festeggiano, loro lavorano, ma lo fanno con il sorriso sulle labbra. Volontariato è bello.
Fuori fa freddo e il cibo scarseggia. E siccome il Capodanno è roba da “umani”, meglio starsene al riparo e al caldo, aspettando che arrivi la bella stagione. Forse è solo una nostra interpretazione, ma di sicuro gli animali selvatici per Capodanno
Gli anziani foghesini ci parlano di un periodo in cui, nonostante la scarsità di cibo e beni materiali, la gente cercava comunque di festeggiare al meglio ogni singolo evento speciale. Durante il Capodanno, era abitudine del centro ogliastrino riunirsi in gruppi di 4 o 5 famiglie.
Articolo di Sara Sirigu Se oggi il Capodanno segue usanze pressoché simili in tutte le regioni italiane, di certo non si può dire lo stesso del passato: in Sardegna infatti si salutava l’anno appena concluso, per fare spazio al nuovo,
Fino al Medioevo il vero Capodanno sardo si festeggiava a settembre. La forte vocazione agropastorale dell’isola, unita al lungo periodo di dominazione bizantina, infatti portò la Sardegna a seguire il calendario bizantino e non quello gregoriano, dove l’anno iniziava il 1 settembre e
L’anno vecchio viene lasciato alle spalle e tutti subiamo il fascino del nuovo che verrà. Negli ultimi giorni nella mente si raccolgono i pensieri negativi, per poi cancellarli con il conto alla rovescia della mezzanotte del 31 dicembre. La speranza
Ogliastra Informa, associazione di volontariato che dal 2007 opera in Ogliastra con persone con disabilità intellettive, anche quest’anno da il via alla campagna di autofinanziamento con il calendario 2020. “La vendita dei calendari rappresenta, oltre il 5xmille, la principale fonte
Gli anziani foghesini ci parlano di un periodo in cui, nonostante la scarsità di cibo e beni materiali, la gente cercava comunque di festeggiare al meglio ogni singolo evento speciale. Durante il Capodanno, era abitudine del centro ogliastrino riunirsi
Ecco l’augurio migliore e a una prima lettura forse scomodo, quello di Antonio Gramsci. Quello che l’intellettuale sardo odiava era il capodanno fisso, quello comandato. Perché ogni giorno dovrebbe essere un’occasione per fare i conti con noi stessi, per impegnarsi
Il 2020 è arrivato e Vistanet Ogliastra non può che ringraziare i suoi lettori per il 2019 trascorso insieme. Un anno fatto di lavoro, notizie e soprattutto crescita personale e professionale di chi, per 12 mesi, ha coltivato quotidianamente uno