Il giglio di mare (Pancratium maritimum) conosciuto anche come giglio marino, giglio stella, giglio di Sardegna, narciso marino, pancrazio, pancrazio marino, giglio pancrazio, tuberosa di mare, etc è una bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae, che cresce spontaneamente sui litorali sabbiosi
Ogni anno, la terza domenica di settembre, in una piccola chiesa campestre in territorio di Cardedu, i paesi di Gairo e Cardedu festeggiano Nostra Signora del Buoncammino, chiamata anche “sa Santa”, la cui statua si trova nella chiesa parrocchiale di
Potremmo considerarlo come una piadina sarda, per la sua versatilità e consistenza: ma realtà vuole che si tratti di uno dei tanti prodotti unici della nostra Isola. Ecco a voi il pane lentu, per semplificare il pane in prima cottura
In Sardegna è unico e raro: vive da centinaia di anni nel Supramonte di Urzulei ed è un vero e proprio monumento vivente, longevo e spettacolare, con il suo fusto maestoso e le sue fronde rigogliose. Il suo tronco nodoso
Non solo mare, nell’Ogliastra delle acque cristalline, ma anche patrimoni montani d’importanza cruciale per la comprensione del nostro passato: nel Supramonte di Baunei – selvaggio, incontaminato e affascinante come solo gli ambienti un po’ wild sanno essere – c’è una
Non ci sono giorni liberi, in alcuni periodi le giornate dovrebbero diventare di 45-50 ore tanta è la mole di lavoro e – soprattutto ultimamente, tra aumenti e altre cose – sopravvivere non è semplice: stiamo parlando della vita dei
Oggi vi proponiamo un quiz a tema architettura presentandovi, se già non la conoscevate, Casa Braconi, progettata tra il 1967-69 dall’architetto romano Fabrizio Bruno. A fine anni ’60 Bruno realizza una serie di ville in Sardegna, in una zona dell’Isola
Questa è la settimana in cui tantissimi bimbi e ragazzi rientrano a scuola: ecco com’erano le classi e i bambini oltre 45 anni fa! In questo scatto di oltre 45 anni fa, sono immortalati piccoli scolari di Baunei in una
Forse sarà capitato a tutti, facendo una passeggiata ad Arbatax, di vedere presso le Rocce Rosse dei piccoli ruderi in pietra. Si mimetizzano perfettamente nel paesaggio e forse ci si accorge di loro solo guardando con più attenzione visto che
Erano lì da almeno 10 giorni, senza cibo né acqua. Finalmente però le due caprette sono state salvate e sono tornate a casa loro, tra i monti ogliastrini. Ecco il racconto di chi le ha aiutate, la guida ambientale Marco