Parchi gioco, i luoghi magici dove i bimbi creano ricordi indelebili: con NEA Servizi sicurezza per i più piccoli e relax per i genitori
Immaginate un parco dove potete assistere alle risate e alle avventure dei vostri figli comodamente seduti, perché tutti i requisiti di sicurezza sono rispettati. NEA servizi garantisce tutto questo perché sicurezza e vitalità, serenità e risate devono andare di pari passo sempre.
Mentre mi avvio verso il nuovissimo parco giochi del mio paese, mano nella mano con i miei due figli di due e sei anni, non so cosa aspettarmi. Me lo hanno descritto come sicuro, stimolante per i bambini e rilassante per i genitori quindi… perfetto per poterli vedere divertirsi facendo una pausa dalla routine quotidiana, all’aria aperta, per giunta.
E quando arrivo, basta un’occhiata per capire che è perfetto.
I miei bambini si illuminano, e con loro anche io: una staccionata colorata, che invita l’ingresso ai più piccini e che tranquillizza i genitori, percorre tutta l’area, chiudendola. No aperture sulla strada, no buchi mancanti, no vie di fuga: questa è una piccola oasi di serenità, a cui si accede tramite un cancelletto rosso, all’interno del frastuono cittadino.
Poi noto i giochi, che sono suddivisi per fascia d’età. Mi faccio un giro con i bambini, entusiasti: ci sono le classiche altalene e gli scivoli, ma anche cassette multicolor per lo scambio di libri – una è già quasi piena e voglio che mio figlio maggiore, al primo anno delle elementari, possa contribuire lasciando un suo libro e prendendone uno in prestito –, torrette dove ci si può arrampicare in gruppo favorendo la socializzazione e molto altro. La sensazione è che tutto sia predisposto in modo preciso, per garantire sicurezza e relax.
Tre bambini d’età compresa tra i tre e i cinque anni ci vengono incontro, entusiasti di portare i miei figli a giocare. E allora, lascio la mano dei due: con uno sguardo vedo tanti genitori chiacchierare, seduti nelle panchine studiate proprio per chi deve avere una visuale completa ma che, nel frattempo, può anche rilassarsi.
Ne individuo una con un solo uomo seduto e mi siedo lì accanto. «Certo che è proprio un bel parco» dico, sovrappensiero. Lo vedo sorridere e scopro che è proprio lui che l’ha ideato e costruito: del resto Fabrizio, scopro il suo nome, è l’unico in Ogliastra ad avere il titolo di Ispettore qualificato. L’intero parco rispetta appieno le normative 1176-1177, tra superfici antitrauma, distanza minima tra i giochi, chiusura completa per scongiurare il pericolo che i bimbi possano uscire.
Mi dice di avere due figlie, ed è proprio per loro che la sicurezza dei bambini è al primo posto sempre. Le indica, giocano con i miei figli e con tutti gli altri e le risate che si sentono sono una garanzia di divertimento.
È proprio per loro che la sua azienda si chiama NEA: Nicole ed Elisa Aresu.
Chiedo un po’ riguardo questo lavoro che è sconosciuto ai più: mi si apre un mondo. Tutti i parchi gioco devono essere conformi. Lui si occupa sia di costruirli nuovi che della manutenzione e ispezione di quelli già esistenti, che deve essere annua. Se si deteriorano, possono causare incidenti, così come se non rispettano le norme in fatto di sicurezza: per questo è importante rivolgersi alle figure giuste.
Passa un’ora e mezza, mentre chiacchieriamo di questo mondo, guardo l’orologio e mi alzo. So che staccare i bimbi dai giochi sarà un bel problema, vedo che si stanno divertendo un mondo. La prima volta che li chiamo, fingono di non sentirmi e io ridacchio: diventerà un appuntamento fisso. E anche io mi sento rilassata: del resto, non ho corso a destra e a sinistra per controllarli, quindi anche io ho le batterie cariche.
Prima di andar via, Fabrizio mi informa che presto creerà un’area fitness per gli adulti, sempre immersa nel verde. Ne sono lieta, adoro fare sport in palestra ma all’aria aperta è più stimolante.
Prendo per mano i miei pargoli, un po’ tristi di dover andar via, e torno a casa pensando che quei due, tre chili presi con l’ultima gravidanza potrei perderli appunto in mezzo al verde, con più stimoli ambientali e sentendo il cinguettio degli uccellini.
«Mamma, quando torniamo?» mi chiedono all’unisono i due. «Presto» rispondo, e non è una promessa lanciata lì solo per tranquillizzarli. Torniamo presto di sicuro.
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