Lo sapevate? Perché una delle fiale con il sangue di San Gennaro è mezza vuota?

Le due ampolle con il sangue di San Gennaro sono conservate all’interno di una teca che si trova nel Duomo di Napoli. Perché una è mezza vuota?
Lo sapevate? Perché una delle fiale con il sangue di San Gennaro è mezza vuota?
Le due ampolle con il sangue di San Gennaro sono conservate all’interno di una teca che si trova nel Duomo di Napoli. Perché una è mezza vuota?
Per San Gennaro i napoletani nutrono un affetto che va ben oltre il devozionale, molti infatti si rivolgono a lui quasi fosse uno di famiglia.
San Gennaro nacque nel III secolo d. C. a Napoli. Diventato vescovo di Benevento, si fece ben presto amare da tutta la comunità, cristiana e pagana. Quando decise di tornare a Napoli fu fatto arrestare dal proconsole che lo condannò a morte nell’anfiteatro di Pozzuoli, sbranati dagli orsi (o dai leoni).
Le belve si mostrarono mansuete e Dragonio decise così di farli decapitare il 19 settembre del 305 d. C. Le spoglie di San Gennaro furono sistemate a Pozzuoli e dopo circa cento anni furono trasferite nelle catacombe di Capodimonte. Durante questo spostamento il suo sangue, conservato in due ampolle di vetro, si sciolse. Oggi le due ampolle sono conservate all’interno di una teca che si trova nel Duomo di Napoli. Una curiosità nella curiosità: una delle due ampolle contiene meno sangue perché Carlo III di Borbone ne prelevò una parte per portarlo con sé in Spagna. Tre volte l’anno, durante una solenne cerimonia i fedeli accorrono per assistere alla liquefazione del sangue di San Gennaro.
Le due ampolle, fissate all’interno di una piccola teca rotonda realizzata con una larga cornice in argento e provvista di un manico, sono conservate nella cassaforte dietro l’altare della cappella del Tesoro di San Gennaro. Una delle due è riempita per tre quarti, mentre l’altra più alta è semivuota poiché parte del suo contenuto fu sottratto da re Carlo di Borbone che, divenuto re di Spagna, lo portò con sé. Carlo di Borbone era devotissimo a San Gennaro e nel 1759 quando ritornò a Madrid per sedere sul trono di Spagna portò via parte del contenuto di una delle ampolle. Il sangue fu poi custodito nella cappella dell’Escorial a Madrid e Carlo III ogni 19 settembre faceva celebrare una messa per San Gennaro.
Tre volte l’anno (il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre e per tutta l’ottava delle celebrazioni in onore del patrono; il 16 dicembre), durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall’arcivescovo, i fedeli accorrono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro. La liquefazione del tessuto biologico durante la cerimonia è ritenuta foriera di buoni auspici per la città; viceversa la mancata liquefazione è considerata presagio di eventi drammatici. La Chiesa cattolica, pur approvandone la venerazione popolare, non ha mai riconosciuto il fenomeno come miracoloso, limitandosi a definirlo come prodigioso.
Una terza ampolla è conservata nella cappella reliquiaria del Complesso Monumentale Vincenziano, cui appartiene anche la vanvitelliana chiesa della Missione, nel borgo dei Vergini.
Secondo una recente ricerca seguita dal Vaticano si considera che San Gennaro sia il santo più amato del pianeta con svariati milioni di fedeli al suo seguito.

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