Lo sapevate? I Quartieri Spagnoli furono creati per ospitare militari che controllassero la città
Scopriamo insieme questo luogo unico, fatto di contrasti e aspetti caratteristici, che sono un pò la regola a Napoli
I Quartieri Spagnoli quando sono nati nel XVI secolo avevano una funzione precisa: dovevano accogliere i militari spagnoli addetti a soffocare eventuali rivolte della popolazione ed erano inoltre dimora temporanea per altri soldati di passaggio, diretti verso altri luoghi di guerra. Nonostante il tentativo del viceré don Pedro de Toledo di debellare la criminalità, prostituzione e reati continuarono, andando spesso persino a soddisfare le “voglie” dei militari. Una fama e una situazione che si sono tramandate, tanto da durare persino nel periodo dell’arrivo dei militari americani, durante la Seconda Guerra Mondiale, che si spingevano e si avventuravano nei Quartieri Spagnoli a caccia di “avventure” e incontri.
C’è però una particolarità: la cattiva reputazione di questi luoghi risale a tanti anni fa e non è da attribuire, almeno inizialmente, ai napoletani. Sì, perché il linguaggio scurrile, il gioco e l’imbroglio pare proprio che siano stati portati in città proprio dai militari spagnoli.
I Quartieri Spagnoli sorgono nella parte storica e sono costituiti, a loro volta, dai quartieri San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario.
La struttura reticolare delle vie scende dalle alture dominate da Castel Sant’Elmo: inizialmente le abitazioni ospitavano le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana, oppure come dimora temporanea per i soldati che passavano da Napoli in direzione di altri luoghi. Successivamente furono trasformate in strutture di edilizia popolare.
Fin dall’epoca della loro nascita, i quartieri spagnoli presentarono come accennato fenomeni di criminalità, gioco d’azzardo e soprattutto prostituzione. Nel tempo anche i Quartieri Spagnoli sono cambiati e continuano a mutare: negli ultimi anni hanno infatti assunto una vocazione turistica. I tipici vasci (i bassi), ad esempio, sono richiestissimi dal mercato immobiliare e vengono ristrutturati in ottica turistica e trasformate in B&B di lusso. Il quartiere resta comunque folkloristico, queste viuzze sprizzano”napoletanità” da ogni angolo, tra panni stesi, murales, monumenti e palazzi storici.
I Quartieri Spagnoli sono un reticolo di strade che si sviluppa tra Corso Vittorio Emanuele, in alto, e Via Toledo, in basso, strade importanti che ospitano le residenze della ricca borghesia e le attività commerciali più antiche e tradizionali di Napoli.
Un vero e proprio labirinto dove è possibile ancora incontrare i femminielli (transgender), sentire musica neomelodica e ritmi di tarantella, e mangiare street food buon cibo a prezzi bassissimi.
La zona ha cominciato così a conoscere una riabilitazione dal punto di vista turistico e grazie anche al settore immobiliare. Grazie ai nuovi negozi e punti di ristorazione, ai mercati di pesce e ortofrutticoli presenti all’interno, alla presenza di molti studenti universitari, all’apertura della nuova stazione metropolitana e, in generale, al folklore che la zona conserva, i Quartieri Spagnoli sono molto ricercati da curiosi e turisti provenienti da ogni parte del mondo.
I Quartieri Spagnoli devono il loro nome al periodo in cui furono costruiti, nel XVI secolo, durante il vicereame spagnolo di Napoli. Furono progettati per ospitare i soldati spagnoli stanziati in città, con l’obiettivo di mantenere l’ordine pubblico e reprimere eventuali rivolte della popolazione locale. Questa funzione di controllo e presidio militare era fondamentale per garantire la stabilità del dominio spagnolo sulla città e sulla regione.
Il termine “spagnoli” deriva dunque dalla presenza massiccia dei militari e degli ufficiali della corona spagnola, che risiedevano in questi quartieri. Essi rappresentavano un punto strategico per controllare le zone vicine e proteggere il potere del viceré, don Pedro de Toledo, che nonostante i suoi tentativi di migliorare le condizioni di sicurezza, vide proliferare fenomeni di degrado sociale, gioco d’azzardo e prostituzione. Questi tratti caratteristici contribuirono a costruire la fama controversa dei quartieri, che sarebbe perdurata nei secoli a venire.
La loro origine come quartieri militari e il ruolo cruciale di controllo politico e militare sono elementi centrali nella comprensione della loro evoluzione storica. Da luoghi di controllo, i Quartieri Spagnoli divennero presto un’area abitativa densamente popolata, dove il popolo napoletano si mescolava con i soldati e altri forestieri, dando vita a una zona vibrante e ricca di contrasti.
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