Lo sapevate? A Napoli, a pochi minuti da traffico, caos e palazzi, c’è una splendida vigna panoramica
Un paesaggio rurale surreale, lontano da caos e dal rumore del traffico. Uno straordinario esempio di agricoltura urbana arrivato miracolosamente fino ai nostri giorni, dopo essere scampata alla speculazione edilizia del secondo dopoguerra. Non tutti sanno che a Napoli, non lontano dal centro, si trova una grande vigna a terrazze che dà sul magnifico golfo. Scopriamo insieme questo luogo unico.
Lo sapevate? A Napoli, a pochi minuti da traffico, caos e palazzi, c’è una splendida vigna panoramica.
Un paesaggio rurale surreale, lontano da caos e dal rumore del traffico. Uno straordinario esempio di agricoltura urbana arrivato miracolosamente fino ai nostri giorni, dopo essere scampata alla speculazione edilizia del secondo dopoguerra. Non tutti sanno che a Napoli, non lontano dal centro, si trova una grande vigna a terrazze che dà sul magnifico golfo. Scopriamo insieme questo luogo unico.
Si tratta della Vigna di San Martino: esiste da secoli, grandiosa e monumentale, a picco, sopra il centro di Napoli con i suoi oltre 7 ettari di terrazzamenti sostenuti da possenti muraglie di tufo. L’ingresso è nascosto tra i palazzi del Corso Vittorio Emanuele e per arrivarci è necessario inerpicarsi sulla collina del Vomero, lungo gli antichi sentieri dei monaci certosini.
L’antico podere è un vero e proprio territorio agricolo urbano composto di sentieri e piccoli edifici costruiti dai monaci nel corso dei secoli, con una vista fantastica sul mare e sul Vesuvio. Sette ettari di coltivazioni a vite, agrumi ed altre specie da frutto dominati dal sovrastante museo di San Martino e dalla cinquecentesca fortezza Castel Sant’Elmo.
Presente da circa sei secoli, la vigna è situata a ridosso della “Passeggiata dei monaci” e si estende per sette ettari e mezzo tra il corso Vittorio Emanuele e i giardini della Certosa di San Martino. Vincolata come “Bene di interesse paesaggistico” nel 1967, fu acquistata circa venti anni dopo da privati ed è gestita da un’associazione impegnata nella diffusione dell’educazione ecologica. Vi si coltiva la vite per la produzione di vino Aglianico e Falanghina per un totale di circa 4.000 litri annui.
La vigna è dominata dalla Certosa di San Martino, di cui faceva parte fin dalla fondazione della struttura nei primi decenni del Trecento (per poi essere divisa ai primi dell’Ottocento). Furono proprio i monaci a costruire il grandioso sistema di terrazzamenti, opere di sostegno, sistemazioni idrauliche e percorsi.
La vigna nel 1988 è stata acquistata da Giuseppe Morra, gallerista e imprenditore, appassionato d’arte e di poesia, coadiuvato nel suo lavoro dall’Associazione Piedi per la Terra. Ora questo spazio è una vera e propria oasi agricola, con vigneti, uliveti, agrumeti, orti, piante, fiori ed erbe spontanee: nel 2010 ha ottenuto il vincolo monumentale.
Alla Vigna di San Martino si accede dal numero 340 del corso Vittorio Emanuele.
La Vigna produce vino Dop e olio, inoltre ospita un centro di educazione ecologica aperto alla partecipazione dei cittadini, soprattutto i più giovani, come laboratorio di agricoltura biologica e di contatto con la natura in città.
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