Pastori sardi nuovamente sulle barricate per salvare il loro lavoro che rappresenta un pezzo importante dell’economia dell’Isola. Dopo la vertenza latte, ancora aperta con il tavolo di filiera in prefettura a Sassari dopo una prima intesa raggiunta sulla griglia dei
Serve ora vigilare attentamente sul rispetto dell’accordo per fare in modo che si trasferiscano ai pastori gli effetti positivi sul mercato del pecorino determinati dall’intervento pubblico e dall’aumento delle vendite stimato pari al 30% dalla grande grande distribuzione, per effetto
I pastori sardi per il momento non torneranno in strada a versare il latte. Ma potrebbero escogitare nuove forme di protesta per farsi sentire e chiedere un prezzo più alto per il prodotto del loro lavoro. Nel frattempo, è stato
Tavolo di negoziato fra governo, industriali e pastori: oggi alle 11 e 30, presso la sede del Ministero delle Politiche agricole a Roma, si terrà l’ambito incontro per un accordo sul prezzo del latte. Si parte da 72 centesimi –
“Non ci si vuole rendere conto del fatto che in Sardegna si sta scherzando con il fuoco e che, in caso di fallimento delle trattative, non saranno solo i pastori a rimetterci, ma l’intera economia, industria compresa, dell’Isola, nella quale
Continuerà finchè non si arriverà a un accordo che soddisfi tutte le parti il vertice del latte, fissato per trovare una soluzione sulla vertenza che da giorni blocca la Sardegna, con migliaia di litri di latte gettati per strada o
“E’ una pugnalata al cuore, ci fa male, ma portarci via orgoglio e dignità lo fa ancora di più”, dice un allevatore mentre da il latte ai maiali; alla sua protesta si aggiungono gli agricoltori e anche loro danno agli
Il “Pecorino Etico Solidale” fa bene ai pastori sardi. L’iniziativa commerciale avviata in tutta Italia da Biraghi Spa tira le somme rivelandosi un grande successo. Oltre 150 tonnellate di latte acquistate da cooperative sarde per un totale di 1.600.000 confezioni
Al Teatro Massimo di Cagliari il biglietto diventa dinamico. Sardegna Teatro sceglie di adottare il prezzo dinamico a partire dallo spettacolo Macbettu in cartellone dal 22 giugno. Con questa formula innovativa il prezzo può variare sulla base di decine di fattori
Sotto le feste crolla il prezzo dell’agnello. Dopo una lieve ripresa culminata con un 4,70 centesimi al chilo pagato al pastore, il costo è improvvisamente precipitato a 3 euro prima di Natale e sta continuando a scendere fino a 2,80