Le foto d’epoca hanno sempre un sapore romantico, ci mostrano, con la complicità del bianco e nero, l’aspetto poetico delle cose, di una realtà che è stata attraverso una luce affascinante. È sempre difficile immaginarsi quella immagine a colori, reale, in
Le foto d’epoca hanno sempre un sapore romantico, ci mostrano, con la complicità del bianco e nero, l’aspetto poetico delle cose, di una realtà che è stata attraverso una luce affascinante. È sempre difficile immaginarsi quella immagine a colori, reale, in
Le foto d’epoca hanno sempre un sapore romantico, ci mostrano, con la complicità del bianco e nero, l’aspetto poetico delle cose, di una realtà che è stata attraverso una luce affascinante. È sempre difficile immaginarsi quella immagine a colori, reale, in
Le foto d’epoca hanno sempre un sapore romantico, ci mostrano, con la complicità del bianco e nero, l’aspetto poetico delle cose, di una realtà che è stata attraverso una luce affascinante. È sempre difficile immaginarsi quella immagine a colori, reale, in
Le foto d’epoca hanno sempre un sapore romantico, ci mostrano, con la complicità del bianco e nero, l’aspetto poetico delle cose, di una realtà che è stata attraverso una luce affascinante. È sempre difficile immaginarsi quella immagine a colori, reale, in
La Cagliari che non c’è più: una rara immagine del largo Carlo Felice nei primi anni del Novecento. Niente macchine, solo qualche carretto, i piccioccheddus de crobi che giocano in mezzo alla strada poco distanti dal mercato: la strada era
La Cagliari che non c’è più: una foto del largo Carlo Felice di fine Ottocento. Non c’è il Municipio e il mercato è nelle baracche. Una immagine molto suggestiva della città che mostra pochi palazzi, sulla destra non ci sono