Per i pastori è giusto andare avanti col negoziato: giusto andare avanti con le trattative e con la battaglia per migliorare prezzo del latte ovicaprino e le condizioni generali dell’allevamento. Perché, come spiega all’ANSA Nenneddu Sanna, uno dei leader dell’ondata di
Tutti insieme per dire no ai blitz e si alla legalità. Giovedì 14 il settore lattiero caseario della Sardegna si ritroverà in piazza a Macomer (Nuoro), per una grande manifestazione “per la legalità“. Un corteo “condiviso con il mondo del
Torralba, nuovo assalto a una cisterna per il trasporto del latte. Il fatto avviene all’indomani dell’accordo sul prezzo del latte. I malviventi (armati di fucili e pistole) hanno bloccato il mezzo, diretto al caseificio Pinna di Thiesi – come riporta
Serve ora vigilare attentamente sul rispetto dell’accordo per fare in modo che si trasferiscano ai pastori gli effetti positivi sul mercato del pecorino determinati dall’intervento pubblico e dall’aumento delle vendite stimato pari al 30% dalla grande grande distribuzione, per effetto
Sul prezzo del latte c’è l’accordo. Il tavolo convocato dal prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, ha chiuso un’intesa che prevede 74 centesimi al litro, con l’impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano.
Non sarà domani 7 marzo, ma venerdì 8 marzo, il nuovo tavolo tecnico per la vertenza sulla crisi del latte. L’inizio è previsto alle 9 nella sede della Prefettura di Sassari. A presiederlo, come deciso dal Governo, il prefetto Giuseppe
«Esprimo la mia solidarietà personale e politica ai pastori impegnati da settimane in una dura trattativa sul prezzo del latte e per il miglioramento delle condizioni del comparto». Il neo presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha voluto far sentire
Ognuno faccia la sua parte. Menenio Agrippa non è solo un ricordo di terza elementare. Un episodio fra i tanti, dipende anche dal momento in cui (ac)cade. Una fabbrica che chiude, in qualche caso una che apre, un mistero di
I pastori sardi per il momento non torneranno in strada a versare il latte. Ma potrebbero escogitare nuove forme di protesta per farsi sentire e chiedere un prezzo più alto per il prodotto del loro lavoro. Nel frattempo, è stato
di Daniele Lecca Mentre continuano in Sardegna le proteste per il prezzo del latte, ci sono dei pastori che già da parecchio tempo hanno deciso di mettersi in proprio, senza dover più versare il latte agli industriali. A Sant’Andrea Frius