In questa foto, risalente al 1931, si nota la casa di via Fiume (dietro il viale Buon Cammino) dove vissero i fratelli Giaime e Luigi Pintor. Attualmente i due palazzi non esistono più e nello spazio della casa crollata dopo
La Cagliari che non c’è più: Casa del Balilla, un palazzo che esiste ancora ma ospita altri uffici. Sapete quali? La Casa del Balilla, inaugurata a Cagliari nel 1935 in piena era fascista fu progettata dall’architetto Emanuele Filiberto Paolini in viale
La Cagliari che non c’è più: ecco come si presentava l’Anfiteatro romano negli anni Cinquanta. Fu edificato tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., vi si svolgevano spettacoli come lotte tra uomini e belve importate dall’Africa,
La Cagliari che non c’è più: le cavità dell’Anfiteatro abitate da un gruppo di sfollati a causa dei bombardamenti. Nelle magnifiche foto di Patellani ecco come si viveva in città tra il 1943 e i primi anni Cinquanta, quando Cagliari
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha
La Cagliari che non c’è più: via Dettori, quartiere Marina, macchine e traffico e niente Ztl. Una vecchia foto dei primi anni Sessanta: lì dove ora si scatena la movida cittadina, con bar, tavolini e turisti, ecco le immagini di
La Cagliari che non c’è più: anni Quaranta, viale Poetto: che fine hanno fatto le tre ville della foto? In questa immagine dei primi anni ‘40 è immortalato il viale Lungo mare del Poetto. La strada, larghissima è delimitata da
A vederla oggi, sembra impossibile che di fronte alla Basilica di San Saturnino, gli automobilisti cagliaritani potessero parcheggiare. Piazza San Cosimo non era nient’altro che questo, un grande parcheggio sterrato per i vicini uffici, o per le scuole “Martini” in
La Cagliari che (fortunatamente) non c’è più: 17 febbraio 1943, donne pregano in mezzo alle rovine della chiesa di Sant’Anna. Cagliari, come ricordano i documenti dell’Istituto Luce, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo esser diventata avamposto di guerra nel 1940,
La Cagliari che non c’è più: primi anni Sessanta, il tram passa davanti allo stabilimento D’Aquila. Una vecchia foto estiva per una Cagliari che non esiste più: il tram su rotaia passa davanti al D’Aquila in un giorno di scirocco