Le auto in mezzo alla piazza, le insegne delle vecchie botteghe e i negozi, oggi sostituiti da ristoranti, locali e gelaterie. Così si presentava piazza Yenne in una vecchia immagine di più di sessant’anni fa.
La Cagliari che non c’è più: i giardini del Terrapieno in una foto del 1971. Una bella foto a colori dei giardini sotto le mura. Si riconoscono le auto dell’epoca e le aiuole colorate del periodo.
La Cagliari che non c’è più: il Lido e la stazione del tram elettrico in una bella cartolina del 1925. Una bella foto dello stabilimento del Poetto: si notano una signora in costume, alcune persone in bicicletta e il vecchio
Dicono sia nato in carcere, su Scialandroni. Non è certo, ma ciò che è sicuro è che da lì sia uscito per entrare nei bar di una Cagliari che non c’è più. Pochi i ragazzi conoscono questo gioco di carte
La Cagliari che non c’è più: via Roma nel 1901, non ci sono ancora il Municipio e La Rinascente. Una foto colorata di via Roma: si notano la Stazione dei treni e palazzo Vivanet, mancano il “Palazzaccio” (in costruzione) e
La Cagliari che non c’è più: una curiosa e simpatica cartolina del 1952. “Saluti da Cagliari”: il disegno di una vecchia nave in bianco e nero e tre foto in un collage molto particolare che riprende tre diverse vedute della
La Cagliari che non c’è più: il tram in via Roma in una foto in bianco e nero del 1970. Il tram e le rotaie davanti al porto in una vecchia foto. Si nota ancora la cancellata che divideva la
La Cagliari che non c’è più: viale Regina Margherita in una foto di fine Ottocento. Non c’è asfalto, non esiste traffico, gli alberi sono ancora bassissimi: alcune persone sostano davanti alla Scala di Ferro, sulla salita che porta al Bastione
La rotonda, le macchine dell’epoca, i colori e i fiori di una Cagliari che rinasce 14 anni dopo la guerra. Meno traffico, più vitalità per una città sicuramente diversa.
Gli anni sono quelli del boom economico, Cagliari si riprende lentamente dalle tragedie della guerra. nella foto, ritoccata e colorata, uno scatto dell’epoca della Stazione dei treni, con la facciata appena rinnovata e una serie di automobili dell’epoca di passaggio.