La Cagliari che non c’è più: le cavità dell’Anfiteatro abitate da un gruppo di sfollati a causa dei bombardamenti. Nelle magnifiche foto di Patellani ecco come si viveva in città tra il 1943 e i primi anni Cinquanta, quando Cagliari
La Cagliari che (fortunatamente) non c’è più: 17 febbraio 1943, donne pregano in mezzo alle rovine della chiesa di Sant’Anna. Cagliari, come ricordano i documenti dell’Istituto Luce, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo esser diventata avamposto di guerra nel 1940,
La Cagliari che non c’è più: Nostra Signora del Carmine, la chiesa ricostruita sui ruderi di un edificio del Cinquecento. L’edificio attuale si trova all’inizio di viale Trieste, a pochi metri da piazza del Carmine e sorge sull’area dell’antica chiesa
Il 13 maggio 1943 Cagliari veniva bombardata a tappeto dagli aerei alleati. Circa due anni dopo, il 6 agosto del 1945 gli aerei dell’aviazione americana sganciarono la bomba atomica su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki. La nave “Peace
La Cagliari che non c’è più. Via Santa Margherita e Stampace Alto in una foto dei primi anni Sessanta. La dimostrazione di come cambino le città e le usanze in una foto (concessa dallo Studio Fotografico di Antonio Aramu al
Tra i Cagliaritani che morirono nel bombardamento del 17 febbraio 1943 c’era anche il grande pittore, pubblicitario e illustratore (nonché caricaturista) Tarquinio Sini. La sua prima esposizione cagliaritana risale al 1927 e il successo da questa derivato lo portò a realizzare numerose