La Cagliari che non c’è più: anni Settanta, chiacchiere estive ai casotti del Poetto prima dell’imbrunire. Una scena che probabilmente non vedremo mai più dal vivo: i casotti hanno rappresentato qualcosa di unico per molti cagliaritani. Dopo una giornata al
La Cagliari che non c’è più: via Garibaldi, il Piccolo Caffè di signor Nando Mura, indimenticabili i suoi gelati. Un’immagine che ai più giovani dirà poco o niente. Il Piccolo Caffè in via Garibaldi, proprio davanti a quello che era
Le primissime edizioni si tenevano in concomitanza con sant’Efisio, circa cento anni fa a Stampace, ed era una sorta di fiera di quartiere, che attirava molti cagliaritani. Poi progressivamente si aggiunsero anche altre esposizioni che assunsero sempre più importanza. Poi
La Cagliari che non c’è più: una foto a colori del Poetto nel 1967. Ecco, come 54 anni fa si presentava uno degli stabilimenti balneari più in voga della città e ancora molto frequentato dai cagliaritani anche oggi. Pantaloncini e
(Pezzo di repertorio a cura di Fabio Lapenna). Difficile immaginarlo oggi, ma c’è stato un tempo in cui al Poetto non c’erano le abitazioni di lusso che sorgono oggi. Una parentesi, circa una quindicina d’anni a partire dall’immediato dopoguerra, in
La Cagliari che non c’è più. Passato e presente messi a confronto in una fotografia. Via Manno, agli inizi degli anni ’50, così recita la didascalia, lo storico negozio di tessuti di Marcello Lay, simbolo di una società desiderosa di
Una foto del Poetto con i casotti e le dune di sabbia bianca finissima. I cumuli di sabbia erano talmente alti che i bambini riuscivano persino a nascondersi. Non esistono più né gli uni, né l’altra. Tra il marzo e
La Cagliari che non c’è più: quando allo stadio si tifava al suono della tromba. Un’immagine che i giovani tifosi del Cagliari stenteranno a capire: Marius e il suo gruppo al Sant’Elia accompagnano le gare del Cagliari, ritmando gli slogan
Chi la ricorda l’ha definita una delle chiese più belle di Cagliari e di tutta la Sardegna. Era un esempio eccezionale di stile gotico catalano, per le sue volte, per il chiostro (una parte si è salvata) ma venne spazzata
Un tempo il concetto di sicurezza e quello di sorveglianza dei minori erano vissuti in maniera molto più elastica e rilassata e così era frequente vedere ragazzini viaggiare “attaccati” dietro il tram, magari per tragitti brevi, poche fermate, ma c’è