La Cagliari che non c’è più. Passato e presente messi a confronto in una fotografia.

Via Manno, agli inizi degli anni ’50, così recita la didascalia, lo storico negozio di tessuti di Marcello Lay, simbolo di una società desiderosa di rialzarsi dalle macerie della guerra.

(Fonte: “Cagliari Fotografica – Tra passato e presente”. Si ringraziano il gruppo e Mario per la concessione)

Sembra essere una foto di inverno, visti gli abiti della gente. All’angolo, una locandina ad annunciare un incontro di boxe a Cagliari: ai tempi, infatti, i social mica c’erano.

Qui in basso, invece, lo stesso angolo di via Manno, settant’anni dopo. La vetrina di un negozio – uno degli svariati sorti dopo la chiusura di Lay – ormai spoglia e deserta.

Una foto del Poetto con i casotti e le dune di sabbia bianca finissima.

I cumuli di sabbia erano talmente alti che i bambini riuscivano persino a nascondersi. Non esistono più né gli uni, né l’altra.

Tra il marzo e il maggio del 1986 furono abbattute le casette della Città Estiva. 8 marzo 2002, è una delle pagine tristi della storia cagliaritana: quel giorno cominciò lo sfregio del Poetto, causato da un inutile e scriteriato ripascimento che cambiò completamente l’aspetto del litorale.