La vecchia fabbrica Ichnusa è stata fondata nel 1912 da Amsicora Capra. La prima fabbrica fu costruita dove oggi si trova la lottizzazione Anfiteatro, tra le vie Marche, Romagna e Bacaredda. Venne demolita nel 1975. Nel 1963 fu progettata la
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha
La Cagliari che non c’è più. Nella foto i giardini del Terrapieno nel 1971. Una bella foto a colori dei giardini sotto le mura. Si riconoscono le auto dell’epoca e le aiuole colorate del periodo.
«Perché vuole emigrare?» – «Perché non c’è lavoro». Una domanda semplicissima, quella rivolta dal giornalista e una risposta semplicissima, quella dei sardi che negli anni’60 si apprestavano a lasciare l’Isola in cerca di fortuna. In realtà queste interviste realizzate dalla
Adesso ci sono palazzi, auto e traffico, allora c’era solo l’ospedale Santissima Trinità. La Sardegna era appena uscita dalla guerra e la struttura dell’ospedale di Is Mirrionis, costruito inizialmente per essere adibito a caserma, cominciava ad espandersi. L’edificio solo in
La Cagliari che non c’è più: anni Settanta, chiacchiere estive ai casotti del Poetto prima dell’imbrunire. Una scena che probabilmente non vedremo mai più dal vivo: i casotti hanno rappresentato qualcosa di unico per molti cagliaritani. Dopo una giornata al
La Cagliari che non c’è più: via Garibaldi, il Piccolo Caffè di signor Nando Mura, indimenticabili i suoi gelati. Un’immagine che ai più giovani dirà poco o niente. Il Piccolo Caffè in via Garibaldi, proprio davanti a quello che era
Le primissime edizioni si tenevano in concomitanza con sant’Efisio, circa cento anni fa a Stampace, ed era una sorta di fiera di quartiere, che attirava molti cagliaritani. Poi progressivamente si aggiunsero anche altre esposizioni che assunsero sempre più importanza. Poi
La Cagliari che non c’è più: una foto a colori del Poetto nel 1967. Ecco, come 54 anni fa si presentava uno degli stabilimenti balneari più in voga della città e ancora molto frequentato dai cagliaritani anche oggi. Pantaloncini e
(Pezzo di repertorio a cura di Fabio Lapenna). Difficile immaginarlo oggi, ma c’è stato un tempo in cui al Poetto non c’erano le abitazioni di lusso che sorgono oggi. Una parentesi, circa una quindicina d’anni a partire dall’immediato dopoguerra, in