Champagne, prosecco e bollicine? Il vino di San Valentino 2023 è So Chic ! il rosé fermo di Sardegna

Sempre più persone nel mondo preferiscono il vino rosato fermo alle altre tipologie e anche la Sardegna non fa eccezione. Andiamo a scoprire insieme un vino ideale per celebrare San Valentino, "So Chic !", rosé prodotto nelle colline del Sarrabus da una coppia francese.
Nel video dell’ultimo singolo di Adele, “I drink wine”, la celebre cantante inglese non beve né Champagne, né Prosecco, né vino bianco, né vino rosso. Mentre canta questa struggente canzone d’amore in cui il vino la fa da protagonista Adele beve vino rosé fermo. Questo è solo l’ultimo esempio che dimostra l’importanza assunta da questa tipologia di vino nel mondo. E come non potrebbe essere altrimenti, visto che il rosa è da sempre il colore dell’amore?
Da circa tre anni una coppia francese, Jean-Paul e Isabelle Tréguer, ha deciso di trasferirsi a vivere in Sardegna per dare vita a un vino rosé d’eccellenza ispirato a quelli della Provenza, regione transalpina leader mondiale del rosato. Si chiama So Chic!, ed è un rosé di uve Cannonau di Capo Ferrato Doc 100%. Nasce nelle colline tra Castiadas, Villasimius e Costa Rei ed ha fatto subito innamorare gli appassionati di vino dell’Isola con la sua freschezza, la sua eleganza e la sua versatilità.
Immaginate di essere a casa con la vostra dolce metà per festeggiare San Valentino. Avete organizzato una cena gourmet elegante, raffinata e molto varia: antipasti di mare, qualche ostrica, una tartare di manzo, un primo piatto al tartufo fresco, un filetto al pepe verde come secondo, le fragole e un dessert di meringhe alla panna. Se pensassimo ai vini “convenzionali” dovreste abbinare una bottiglia diversa per ogni portata. Ed è qui che entra in campo il rosé, un vino che in tutto il mondo viene bevuto a tutto pasto, dall’aperitivo al dolce.
“Il nostro So Chic ! è estremamente versatile – spiega Jean-Paul Tréguer -. Inoltre è molto divertente ed elegante, con la bottiglia satinata, il tappo in sughero rosa e la sua colorazione rosa brillante. Un vino che va bene con il pesce e con la carne, con i salumi e i formaggi e con i dolci. Per questo abbiamo pensato di proporlo come il vino ufficiale di San Valentino in Sardegna”.
Il vino di Jean-Paul e Isabelle, l’unico prodotto dalla loro piccola ma ambiziosa cantina Tréguer&Tréguer Srl, ha già registrato un grande successo nei suoi due primi anni di attività. Sono centinaia i ristoranti, i rooftop, i bar sulla spiaggia, i resort e gli hôtel 4 e 5 stelle che lo hanno inserito nella loro carta dei vini, sia nella bottiglia classica, sia nella versione magnum da 1,5 litri e non solamente in Sardegna, ma anche a Roma, Milano, in Toscana e in altre rinomate località italiane. “Parlando con i sommelier, i maitre e i titolari dei ristoranti in cui è presente So Chic ! – commentano Jean-Paul e Isabelle – abbiamo saputo che è un vino che piace molto alle coppie, soprattutto a quelle giovani e curiose che hanno voglia di provare qualcosa di diverso rispetto al solito vino bianco o alle bollicine. Il punto è che il vino rosé piace a tutti e non è difficile da bere o abbinare”.
Non è forse un caso che molte coppie famose dello star system mondiale abbiano scelto proprio il vino rosé come investimento “di coppia”, come per esempio Carla Bruni e Nicolas Sarkozy con il loro Roseblood. Risale agli anni più belli della storia d’amore tra Brad Pitt e Angelina Jolie l’acquisto della cantina Château Miraval da parte dei due bellissimi attori. E tra le vigne della Provenza il loro amore conobbe alcuni dei momenti più romantici.
E non è un caso nemmeno che So Chic ! nasca come progetto di una coppia che si ama da più di 20 anni, Jean-Paul e Isabelle, innamorati l’uno dell’altra e innamorati della Sardegna.

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Il 14 febbraio significa in tutto il mondo San Valentino. È la festa dell’amore, un’intera giornata dedicata agli innamorati. La Sardegna, con i suoi struggenti panorami naturali e urbani e la sua storia millenaria è il teatro ideale per celebrare il sentimento romantico per eccellenza.
SAN VALENTINO E LA SARDEGNA: UNA LUNGA STORIA D’AMORE
Non tutti sanno che San Valentino, detto anche «Su Santu coiadori» è il patrono del paese di Sadali che festeggia il Santo con grande trasporto. Si narra che un anziano di Nurallao vagava per i paesi portando sempre con sé un piccola statuina raffigurante il Santo Patrono degli innamorati. Un giorno, mentre si trovava nel paese di Sadali, il vecchio fece una piccola sosta per riposarsi, proprio di fronte ad una cascata. Una volta che il vecchio volle riprendere il cammino, dopo il sonno ristoratore, non riuscì più a smuovere la statua. Provava, tirava, ma niente, la statua di San Valentino non si muoveva. Da allora i cittadini di Sadali venerano e custodiscono gelosamente la statua del Santo in onore del quale costruirono una chiesa che risale circa al V o VI secolo d.C. La chiesa sorge proprio nei pressi della cascata di cui parla la leggenda, la fonte venne dedicata anch’essa al Santo.
Una leggenda che si lega a doppio filo con la tradizione cristiana che ha assegnato a San Valentino il ruolo di protettore degli innamorati. Tutto nasce dalla leggenda secondo cui il santo avrebbe donato a una fanciulla povera il denaro necessario per il suo matrimonio. Una dote senza la quale la giovane sarebbe stata esposta ai pericoli della perdizione, visto che avrebbe dovuto rinunciare, per ristrettezze economiche, all’amore coniugale tanto caro alla fede cristiana.
CAGLIARI E I LUOGHI DELL’AMORE
Tra i luoghi più romantici dell’Isola c’è sicuramente Cagliari e i suoi paesaggi mozzafiato, con i monumenti ricchi di storia, i ristoranti eleganti, le vie del centro illuminate, i locali dove brindare al sentimento più nobile e gli hotel dall’atmosfera intima e raccolta.
La Grotta della Vipera, un ipogeo funerario di epoca romana sito in viale Sant’Avendrace, nasconde la storia d’amore più antica della città ed è sicuramente il luogo più simile a quello che può essere il balcone di Romeo e Giulietta a Verona: una donna che offre la sua vita per salvare il suo uomo. Accadde poco meno di duemila anni fa. Cassio Logino fu esiliato in Sardegna da Roma su decisione di Nerone per motivi incerti e successivamente raggiunto dal figlio Cassio Filippo. Si stanziarono a Cagliari che all’epoca si presentava come luogo decisamente malsano in cui imperversava la malaria. A causa di questo virus, l’esule romano, che era arrivato sull’isola insieme alla compagna, si ammalò gravemente. Alla vista del suo uomo debole e moribondo, Atilia Pomptilla, moglie di Filippo, decise di offrire la sua vita agli dei affinché fosse risparmiato il marito. La supplica fu accolta. Lei morì serenamente mentre lui trovò la salvezza ma, rammaricato per la dolorosa perdita, fece costruire un tempio sotterraneo per commemorare la sua Atilia e vi fece scolpire due serpenti, presumibilmente vipere, precedute da alcune foglie, simbolo della vita eterna e dell’immortalità dell’amore coniugale. La Grotta della Vipera è ciò che rimane di questa struggente storia d’amore.
Ma la città è per la sua stessa conformazione ricchissima di luoghi romantici. In primo luogo sono i punti panoramici a offrire cornici a prova di primo bacio e di proposte nuziali. Castello non delude con la terrazza del Bastione Saint Remy e quella di Santa Croce, ma anche con le torri di San Pancrazio e dell’Elefante e con il Belvedere. Poco più in basso si trovano i Giardini Pubblici, una cornice idilliaca in cui passeggiare mano nella mano al tramonto, tra alberi secolari e bellezze monumentali. Il mare è tutto intorno e cosa c’è di più romantico del grande “amico blu”? A Cagliari ci si può giurare amore eterno con il Mediterraneo come testimone d’eccezione: lo si può fare nella Basilica di Bonaria, con una delle scalinate vista mare più belle d’Italia e con la protezione della Vergine sbarcata a bordo di un galeone o, con rito laico, a Marina Piccola, davanti al Poetto e all’ombra della Sella del Diavolo. E proprio sopra la Sella del Diavolo si trova uno dei panorami più romantici d’Europa. Sopra il colle più iconico della città c’è una vista che domina l’intero Golfo degli Angeli.
COME CELEBRARE SAN VALENTINO A CAGLIARI? I NOSTRI CONSIGLI
Non è San Valentino senza un pranzo o una cena a lume di candela a Cagliari. Gli amanti della tradizione possono festeggiare con i piatti caratteristici e storici della gastronomia isolana scegliendo fra Trattoria Gennargentu nel quartiere Marina, che propone un menù studiato in collaborazione con lo chef Anuelo Serra, o Panefratteria in via Azuni in cui degustare il celebre “Pane frattau” preparato in decine di modi diversi. I cultori della pizza si possono concedere una cena speciale in un vero e proprio panificio, Porta 1918, con la degustazione di pizza in teglietta, mentre chi vuole dichiararsi amore eterno davanti al mare lo può fare al ristorante La Marinella con un menù speciale. Qui si può gustare la pizza in teglietta con ricette uniche a base delle migliori eccellenze della Sardegna, accompagnata dalla birra “Civraxiu” fatta letteralmente con il pane. Ma prima di andare a pranzo o a cena è bello farsi trovare belli e in forma, magari con una coccola alla propria persona, perché si sa, è importante non solo amare la propria metà, ma anche e soprattutto sé stessi. Potete regalarvi o regalare alla vostra dolce metà un rituale rilassante scegliendo uno tra i tre trattamenti del centro estetico Magia di Venere (il vostro partner ne sarà entusiasta) o farvi coccolare dalle esperte di Terapia e Bellezza con un trattamento viso o una nuova acconciatura. Infine è tempo di spegnere le luci e trascorrere la notte con la persona amata in un luogo decisamente unico. Le dieci camere e suite di Neko Boutique Hotel in via Oristano, con letti king size, suggestive docce a vista e uno splendido rooftop sulle strade della città sono la cornice romantica ideale in cui trascorrere la festa degli innamorati. E per brindare ovunque voi siate e in modo originale vi consigliamo di uscire dagli schemi, mettendo da parte bollicine e champagne per abbracciare il colore dell’amore, il rosa di So Chic !, Cannonau rosé prodotto nella zona di Castiadas.

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