Professoressa si ammala di cancro e decide di devolvere la sua eredità agli studenti meno abbienti

L'atto generoso della docente di destinare il suo patrimonio agli studenti meno abbienti è un esempio di dedizione alla conoscenza e di generosità umana.
Silvana Ghiazza, ex docente di letteratura contemporanea dell’Università di Bari, è diventata la protagonista di una storia di generosità dopo la sua scomparsa nell’agosto del 2022 dovuta a un grave cancro al pancreas. La professoressa, consapevole che nessuna cura avrebbe potuto garantirle la sopravvivenza, ha deciso di destinare il suo patrimonio a sostegno degli studenti meno abbienti, creando così la Fondazione “Silvana Ghiazza”.
La Fondazione riflette le passioni e gli interessi della professoressa Ghiazza. Sarà dedicata a finanziare due borse di studio: una per medici specializzandi in oncologia e un’altra per coprire i costi di pubblicazione di tesi in letteratura, nel pieno rispetto della sua carriera accademica.
Nata nel 1948, Silvana Ghiazza ha iniziato la sua carriera insegnando a Gioia del Colle e successivamente ha dedicato oltre 20 anni al dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università di Bari. La professoressa ha lasciato un segno indelebile attraverso le sue pubblicazioni, concentrandosi su autori come Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni e Umberto Saba.
L’atto generoso di Ghiazza nel destinare il suo patrimonio agli studenti meno abbienti è un esempio di dedizione alla conoscenza e di generosità umana. La Fondazione porterà avanti il suo spirito di insegnante, offrendo supporto tangibile agli studenti bisognosi. Le borse di studio saranno assegnate a uno studente di medicina specializzato in oncologia e a uno studente di letteratura per la pubblicazione della tesi di dottorato, rappresentando un contributo significativo nel campo accademico.

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