Le Matrone romane, chi erano e perché venivano chiamate così nell’antica Roma?
La società dell’antica Roma era basata sulla figura dell’uomo e alle donne veniva riservato il compito di crescere i figli e badare alla casa. Nonostante la forte trazione maschile in alcune famiglie spiccava il ruolo della Matrona.
Le Matrone romane, chi erano e perché venivano chiamate così nell’antica Roma?
La società dell’antica Roma era basata sulla figura dell’uomo e alle donne veniva riservato il compito di crescere i figli e badare alla casa. Nonostante la forte trazione maschile in alcune famiglie spiccava il ruolo della Matrona.
In età arcaica e repubblicana la società romana era sostanzialmente fondata sulla figura maschile (nello specifico ruotava attorno all’autorità del pater familias che aveva in quanto uomo i requisiti per poter ricoprire attività pubbliche o avviare un’attività politica) mentre il posto riservato alle donne era quello della domus; in sostanza si occupavano di mansioni domestiche e della formazione della prole. Nonostante la vita femminile si svolgesse soprattutto tra le mura domestiche alle donne erano concessi comunque dei “diritti sociali” quali la possibilità di uscire a fare acquisti e partecipare ad eventi mondani tipo banchetti. In queste conviviali occasioni potevano sì presenziare ma rispettando alcuni limiti, ad esempio non era concesso loro di stare sdraiate con gli uomini e non potevano bere vino (poteva in alternativa bere il mulsum, una bevanda ottenuta miscelando vino e miele, in genere offerta all’inizio della cena).
Nonostante la sudditanza e la dipendenza dalla figura maschile alle donne veniva riconosciuta l’indubbia capacità nell’educare i figli trasmettendogli i più nobili valori romani e all’interno di alcune famiglie riuscivano a ritagliarsi un ruolo di maggiore considerazione. Era il caso delle Matrone (mater familias), donne dignitose e rispettabili aventi la cittadinanza romana e spose di cittadini romani liberi. Le matrone rappresentavano quello che raffiguravano le divinità femminili più importanti, soprattutto nel loro ruolo di madri e mogli fedeli, ed erano esenti dal lavoro domestico e agricolo. In quanto madri di famiglia avevano il compito di dirigere gli schiavi e la servitù e assumevano il ruolo di domina, o padrona.
Le matrone erano donne di discendenza nobile e avevano anche una festa che celebrava il loro forte ascendente all’interno delle strutture familiari romane. Durante le calende di marzo (il primo giorno del mese) venivano festeggiate le Matronalia, una rivisitazione della cerimonia privata del matrimonio in cui lo sposo faceva dei doni alla sposa che a sua volta lodava il marito.
Con il passare del tempo il termine matrona ha assunto anche altri significati; nel medioevo, per esempio, indicava una donna matura che aiutava le giovani a partorire, una levatrice. Oggi, invece, è spesso usato per descrivere una signora dalla particolare dignità caratterizzata da una forte morale, ma il termine ha anche inspiegabilmente maturato un’accezione negativa. Nonostante il significato dispregiativo sia storicamente infondato per matrona oggi si intende anche una donna di mezza età di corporatura robusta.
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