Il Quadrato del Sator (anche) a Roma: l’enigma misterioso dell’Antichità

Alcuni lo considerano magico, altri un semplice gioco di parole usato nei millenni: in questo articolo parleremo di un antico palindromo ancora da decifrare carico di rimandi simbolici.
Il Quadrato del Sator (anche) a Roma: l’enigma misterioso dell’Antichità.
Alcuni lo considerano magico, altri un semplice gioco di parole usato nei millenni: in questo articolo parleremo di un antico palindromo ancora da decifrare carico di rimandi simbolici.
Nel vasto territorio di misteri ed enigmi che intrigano l’umanità da secoli, il Quadrato del Sator si distingue per la sua portata fortemente simbolica: si tratta di un antico palindromo che ha resistito alle prove del tempo ed ancora non è chiaro il suo significato, assumendo la forma di un vero e proprio grattacapo per storici e studiosi.
È un’iscrizione latina che ricorre in varie poche, trovata presso reperti archeologici, lapidei, scritti e graffiti, presente in Paesi e contesti diversissimi. È composto da queste cinque parole formate da cinque lettere ognuna: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS si può leggere per cinque volte n vari versi, sia dall’alto verso il basso che al contrario e la frase rimane identica.
Questa è una delle sue forme, ma ne esistono anche versioni circolari:
S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S
La sua storia è incerta, probabilmente ha avuto origine nell’antica Roma, dove è stato ritrovato inciso su pietra presso vari siti archeologici, tra cui il famoso sito di Pompei, risalente nella sua datazione più antica nel 79 d.c. e potrebbe avere avuto un significato importante per le comunità dell’epoca. Non da tutti condivisa è il legame che unisce il quadrato con i templari.
A Roma esiste un quadrato del Sator presso la Basilica Sotterranea di Santa Maria Maggiore, luogo suggestivo dalla forte portata esoterica, ma è stato rinvenuto in numerosi luoghi del mondo (addirittura anche in Ungheria, Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Egitto) e questo contribuisce a esercitare un’attrazione irresistibile su coloro che si avventurano a esplorare i segreti del passato.
Il significato è attualmente oscuro anche se, nel corso dei secoli, sono state ipotizzate varie teorie riguardanti la sua origine.
Una delle interpretazioni più diffuse è quella che lo considera un acrostico, una sorta di formula magica o una preghiera, mentre altri lo interpretano come un semplice gioco di parole senza alcun significato profondo.
La traduzione è la seguente: “Sator” sta per “il seminatore”, “opera” è “con le opere” rotas è un complemento oggetto che significa “con le ruote”. Potrebbe essere tradotto con Dio che, semina la terra come un agricoltore, ma sono state attribuite diverse chiavi di lettura dove sono stati individuati ulteriori acronimi e simbologie di matrice religiosa ed esoterica.
Il suo significato esatto è rimasto avvolto nel mistero, ma il suo fascino continua: anche Cristopher Nolan lo cita nel suo film “Tenet” del 2020.
Foto Credit: Wikipedia
(nell’immagine il Sator di Siena: quello di Roma non è fotografabile).

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