L’Ex Dogana di San Lorenzo diventerà uno studentato di lusso
La notizia è degli ultimi giorni, ma ha già scontentato tutti e acceso il dibattito. E voi, cosa ne pensate?
L’Ex Dogana di San Lorenzo diventerà uno studentato di lusso.
La notizia è degli ultimi giorni, ma ha già scontentato tutti e acceso il dibattito. E voi, cosa ne pensate?
Ecco la “rigenerazione urbana” di cui forse non c’era bisogno. Un edificio storico, nel cuore del quartiere San Lorenzo, utilizzato fino al 2010 e poi tristemente abbandonato. Dentro L’ex Dogana ci sono passati innumerevoli volti, storie, racconti e situazioni. Feste, raduni, dibattiti, tavole rotonde, presentazioni di libri, spettacoli, corsi d’arte…insomma, era un luogo che viveva anche e soprattutto di cultura e ricordi. Dentro quest’edificio sono passati decenni di storia della città eterna, ma il suo destino è ormai segnato.
Dopo una serie di piani urbanistici è infine arrivato il colpo decisivo che dice “basta” alla storia di questo edificio come luogo di aggregazione per i cittadini. – L’ex Dogana è da poco stata venduta ad una società olandese. Inizialmente, il piano era quello di farci un centro commerciale. Altri avrebbero preferito uno spazio con una vocazione più sociale e aperta al territorio, ma per il Comune questa idea si avvicinava troppo alle funzionalità che l’Ex Dogana aveva in principio. Alla fine, la proprietaria dell’immobile (Cassa Depositi e Prestiti) ha venduto tutto l’immobile a una società che in tutta l’Europa si occupa di creare spazi di co-working e studentati. Il tutto sarebbe anche apprezzabile, considerando che a San Lorenzo mancava uno spazio pensato perché i giovani potessero studiare e radunarsi sotto lo stesso tetto, se non fosse che questo studentato-dormitorio sarà pensato e costruito per essere un edificio di lusso. Quindi molto elitario.
L’Ex Dogana conta ben 23.000 metri quadri e il progetto investirà 90 milioni di euro per la ristrutturazione dell’edificio storico. Ben otto piani da adibire a residenze e uffici, per un totale di 1000 studenti, turisti, liberi professionisti e professori. È prevista perfino una piscina sul tetto. Non bisogna essere pozzi di scienza per capire che il progetto è bello, ma non sembra in target con lo studente medio di un’università statale. Poter studiare è un diritto e un privilegio, ma vivere è solo un diritto, e questa notizia cade a ciel sereno in un clima già teso, dove gli universitari iniziano a dormire in tenda, proprio perché non possono permettersi l’affitto.
I collettivi della Sapienza si stanno già mobilitando per dare eco a questa notizia, perché secondo molti è proprio uno schiaffo alla dignità degli studenti e anche un provvedimento affrettato, visto che le borse d’alloggio sono sempre meno. Qui si rischia di vedere la Sapienza trasformata in un club privè per ricchi e pochi eletti, invece che un polo multi-culturale di studi e di prospettive per il lavoro. Gli studenti, le loro famiglie e più in generale i cittadini, non sono affatto contenti e si batteranno affinché il progetto venga rivisto.
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