Da dove arrivano i Sanpietrini di Roma? Cosa ne pensano i romani?
Sanpietrini a Roma, da dove arrivano? E cosa ne pensano i romani a riguardo?
Da dove arrivano i Sanpietrini di Roma? Cosa ne pensano i romani?
Sanpietrini a Roma, da dove arrivano? E cosa ne pensano i romani a riguardo?
I Sanpietrini di Roma, tanto belli quanto scomodi! Il sampietrino, detto anche “selcio”, è il piccolo blocco di selce estratto dalle cave poste ai piedi dei Colli Albani. Si possono trovare anche nelle zone vulcaniche del viterbese, ma per estensione possiamo dire che parliamo sempre della stessa cosa: blocchetti di pietra, spesso porfido, di forma quadrata o meglio, a cubo.
I “sampietrini” di Roma costituiscono il lastricato tipico nel centro storico. Questi cubetti tagliati e disposti gli uni a fianco agli altri, sono da sempre stati utilizzati nelle pavimentazioni delle strade italiane, in particolar modo quelle romane. I primi Sanpietrini appaiono nella tradizione romana in età moderna: vennero infatti inventati nel tardo ‘500 per far scivolare meglio le carrozze. Il nome arriva invece dalla prima ubicazione: proprio perché erano in grado di essere levigati dall’attrito dei carri e delle carrozze, vennero messi appunto dapprima in Piazza San Pietro, poi nel resto del centro storico di Roma.
Oggi i Sanpietrini coprono infatti una buona parte del centro storico, li troviamo sia nelle vie principali che in quelle più nascoste. Trastevere, per esempio, è interamente fatta di Sanpietrini, ma li possiamo trovare anche di fronte ai monumenti storici e ai luoghi d’interesse per eccellenza. Alcune delle più grandi arterie di traffico sono fatte di Sanpietrini e ciottoli, rendendo più o meno difficile il tragitto per macchine e motorini.
Ma cosa ne pensano i cittadini di Roma dei Sanpietrini? La questione è molto simile a quella del pavé di Milano. Il braccio di ferro è sempre fra istituzioni e popolo: da un lato, i rappresentanti dei Municipi, pur rendendosi conto che la situazione è ormai ingestibile, ammettono che i Sanpietrini di Roma sono patrimonio storico della città e fanno parte della bellezza architettonica della città eterna; dall’altro lato, i cittadini sono esasperati dalla costante difficoltà del guidare in centro. I Sanpietrini, tanto solidi quanto rovinati, nel tempo si sono deteriorati, creando buchi, buche, voragini e, ovviamente, hanno reso difficile guidare in città. Possono essere molto pericolosi, soprattutto per chi gira con scooter e motorini. La sicurezza dei cittadini è continuamente messa in pericolo e molto spesso questi Sanpietrini rischiano di fare più danni che benefici. Eppure la situazione si protrae da molti anni e non sembra si sia ancora trovata una soluzione che renda felici tutti, guidatori e non. Staremo a vedere, speranzosi ma non fiduciosi dell’avvenire…
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