Orsi nel Lazio. Anche nella nostra regione sono presenti. Vediamo dove

Tra bioparchi, parchi nazionali e aree faunistiche ecco dove è possibile incontrare questo bellissimo animale. È di questi giorni la notizia dell’incidente dove ha perso la vita il runner Andrea Papi dopo aver incontrato nel suo cammino l’orsa JJ4. Numerosi i dibattiti sull’argomento, soprattutto sull’ipotesi di abbattimento, che ha diviso animalisti (e non solo) contro chi è a favore.
Orsi nel Lazio. Anche nella nostra regione sono presenti. Vediamo dove.
Tra bioparchi, parchi nazionali e aree faunistiche ecco dove è possibile incontrare questo bellissimo animale.
È di questi giorni la notizia dell’incidente dove ha perso la vita il runner Andrea Papi dopo aver incontrato nel suo cammino l’orsa JJ4. Numerosi i dibattiti sull’argomento, soprattutto sull’ipotesi di abbattimento, che ha diviso animalisti (e non solo) contro chi è a favore.
A Roma si è svolto il vertice nella capitale fra il presidente Fugatti e il Ministro Pichetto, orientati verso la scelta dell’eliminazione.
Quel che è certo però è che il plantigrado era nel suo habitat e il Wwf e la Lega Antivivisezione ne stanno chiedendo il trasferimento anziché l’uccisione.
Dove è possibile vedere nel Lazio gli orsi?
A Roma possiamo osservarli presso il Bioparco, nella cosiddetta “Valle degli Orsi”, un’ampia area esterna con una cascata, un ruscello una vasca e rocce. Le persone possono guardare gli orsi dalle enormi vetrate che offrono anche la visione subacquea.
Un’immagine che fa riflettere sull’opportunità o meno di porre dei confini, dove al di là dello scopo didattico questi animali dovrebbero stare in natura. È lì che l’uomo dovrebbe porsi dei limiti ma per sé stesso: recinti che impediscano (alle persone) di varcare territori naturali.
Nel Bioparco comunque ci sono esemplari di orso bruno salvati in Albania, dove erano tenuti illegalmente. Uno da un proprietario di un albergo, l’altro proveniente dallo zoo di Tirana dove viveva incatenato come attrazione turistica.
In natura gli orsi sono presenti nel parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), uno dei parchi nazionali più antichi d’Italia, inaugurato nel 1922 e dove i grandi mammiferi sono stati il motivo principale dell’istituzione della riserva. L’orso è talmente importante per questo parco che addirittura compare nel logo.
Ci sono circa 50-60 esemplari di orso bruno marsicano che ha da sempre sconfinato in tutte le montagne dell’Abruzzo meridionale, del Lazio e del Molise, facendo registrare avvistamenti anche alle quote più basse. Fondamentale quindi la regolamentazione degli accessi turistici.
Se da una parte incontrare un animale selvatico costituisce oggettivamente un pericolo per l’uomo (così come lo sarebbe addentrarsi in un mare abitato da squali e orche assassine), è ancora più pericoloso l’uomo per l’orso visto che il bracconaggio ogni anno elimina diverse di queste creature.
È a Campoli Appennino, a 22 km dal Passo di Forca d’Acero, in provincia di Frosinone nel Lazio che è possibile avere un incontro da vicino con l’orso nel bosco adibito ad Area Faunistica dell’Orso dove vivono in libertà, ma per motivi di sicurezza è stata immessa una rete di protezione.

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