Lo sapevate? Quante torri medievali esistono ancora a Roma? (SECONDA PUNTATA)
Ieri abbiamo dedicato un articolo alle torri medievali di Roma, che tra tanta bellezza e altri edifici si notano molto meno che in altre città. Eppure sono tantissime. Abbiamo proposto un itinerario per andare alla scoperta di queste torri romane (ne rimangono una cinquantina); oggi lo concludiamo.
Lo sapevate? Quante torri medievali esistono ancora a Roma? (SECONDA PUNTATA).
Ieri abbiamo dedicato un articolo alle torri medievali di Roma, che tra tanta bellezza e altri edifici si notano molto meno che in altre città. Eppure sono tantissime.
Abbiamo proposto un itinerario per andare alla scoperta di queste torri romane; oggi lo concludiamo.
Roma nel Medioevo non era così grande; era notevolmente più piccola anche della città del periodo imperiale. Eppure all’interno dell’abitato erano presenti più di 300 torri.
Un numero impressionante. Quante ancora ne rimangono?
Circa 50 torri, alcune ancora svettano, altre invece non sono visibili nell’immediato perché incastonate in successivi edifici.
La distruzione o il danneggiamento delle torri medievali avvenne a causa di terremoti o incendi ma molte furono abbattute da un personaggio particolare: il ghibellino Brancaleone degli Andalò.
Molte di esse sono situate fuori dal centro storico, anche se nel territorio di Roma Capitale, in quella che fu la Campagna romana.
In una guida medioevale di Roma per pellegrini, scritta dall’erudito inglese Mastro Gregorio nel XII secolo, si trova la più bella definizione della Roma turrita: «Si deve ammirare con straordinario entusiasmo il panorama di tutta la città,in cui sono così numerose le torri da sembrare spighe di grano”.
La costruzione di una torre era un privilegio consentito soltanto all’aristocrazia, in quanto simbolo del diritto feudale; e la casatorre – che in pratica è una torre con funzioni abitative – divenne il modello d’abitazione più diffuso per la nobiltà.
Solo con il sec. XV le torri andarono scomparendo, con l’affermarsi del palazzo di tipo toscano. Delle centinaia di torri attestate a Roma in età medievale, ne sono rimaste una cinquantina: alcune piuttosto famose perché isolate e ben visibili, la maggior parte invece sconosciute, inglobate in edifici posteriori o mimetizzate tra le costruzioni che ad esse si sono addossate.
Laboratorioroma propone un interessante passeggiata alla scoperta di alcune delle torri di Roma: andiamo a visitarle insieme idealmente.
Torre di palazzo Venezia – piazza Venezia
Il torrione quattrocentesco all’angolo tra Piazza Venezia e Piazza S. Marco ingloba l’antica Torre della Biscia, nel Medioevo appartenuta alla famiglia Annibaldi e un’altra torre, più interna e visibile dal cortile interno, è stata identificata come la Torre della Carta.
Torre dei Colonna – via IV Novembre
La Torre fu costruita sul finire del XII secolo ed è in laterizio a sei piani, con sei finestre aperte durante un recente restauro e tre con mostre di marmo antico su via delle Tre Cannelle. La Torre sarebbe appartenuta prima ai Colonna e poi agli Annibaldi, che ne erano ancora proprietari nel 1675. Alla base, presso l’ingresso moderno (civico 101) vi sono tre frammenti di fregi classici con rilievi (provenienti dai Fori Imperiali) raffiguranti girali d’acànto, amorini e un torso virile. Sopra, un altro rilievo con una colonna sormontata da una corona ricorda l’appartenenza ai Colonna.
Torre delle Milizie – largo Magnanapoli
Eretta ai margini dei Mercati di Traiano e alle pendici del Quirinale è la testimonianza di uno dei complessi fortificati più significativi della Roma medievale. Questa torre è anche la più antica di Roma fra quelle sopravvissute e per secoli la tradizione popolare ha voluto che da questa torre Nerone avrebbe assistito all’incendio di Roma. In realtà la torre faceva parte di un fortilizio fatto erigere da Gregorio IX dei Conti di Segni nei primi anni del XIII secolo, sul basamento di una torre di guardia delle mura Serviane. In seguito divenne proprietà della famiglia degli Annibaldi e, inserita nel complesso fortificato in costruzione sui ruderi dei mercati traianei, divenne un baluardo contro la fazione nemica dei Colonna, facendo prendere alla zona il nome di contrada “militarium” e da qui il nome di Torre delle Milizie. Nel XIV secolo la torre passò alla famiglia Caetani e quindi alla famiglia dei Conti; nel 1348 il terremoto che provocò tanti danni in tutta la città fece crollare il terzo piano della torre, oggi ridotto a poco più di un moncone, e provocò un cedimento del terreno, che fu la causa dell’inclinazione dell’edificio ancora oggi ben visibile. La torre è a pianta quadrata ed è composta da tre corpi sovrapposti per un’altezza di quasi 50 metri.
Torre, Arco e palazzo Del Grillo – salita del Grillo
Situata alle pendici sud-occidentali del Quirinale, la torre prende il nome dai marchesi Del Grillo che la acquisirono dai Conti nella seconda metà del XVII secolo. E’ chiamata anche torre “della Miliziola”, per distinguerla dalla vicina e più grande torre delle Milizie. La torre ha pianta quadrata leggermente irregolare. Il lato est è raccordato al seicentesco palazzo del Grillo per mezzo di un arco, mentre il lato nord, l’unico completamente libero, presenta numerose finestre; il coronamento in stucco si imposta su mensoloni in marmo e travertino, decorato con gigli e aquile, al di sotto del quale è visibile l’iscrizione EX MARCHIONE DE GRILLIS.
Tor dei Conti – largo Corrado Ricci
Fatta erigere da Innocenzo III per la sua famiglia, i conti di Segni, è il tipico esempio di casa-torre. Nel Medioevo questa torre era conosciuta per la sua maestosità anche con il nome di Torre Maggiore: infatti i resti odierni costituiscono soltanto il basamento della torre stessa, che in origine doveva superare i 50-60 metri. A ridurla allo stato attuale furono alcuni terremoti. I lavori eseguiti nel 1883 per l’apertura di via Cavour e nel 1933 per via dei Fori Imperiali hanno determinato l’isolamento della torre, che mantiene nonostante tutto un aspetto poderoso, anche se la precedente collocazione in un dedalo di vicoli doveva renderla ancora più imponente.
Torre degli Annibaldi – via del Fagutalev
Questa torre fu risale agli inizi del XIII secolo: poggia su uno sperone di roccia dell’altura costituita dalla parte terminale del Fagutale, una delle tre cime dell’Esquilino. Gli Annibaldi costruirono ed utilizzarono la torre proprio in contrapposizione alla famiglia antagonista dei Frangipane, che invece avevano la loro roccaforte nell’antistante Colosseo. Nel secolo successivo, con il decadimento della nobile famiglia, la torre entrò a far parte del complesso fortificato di S. Maria in Monasterio. Nel XVI secolo la chiesa-castello cadde in rovina e la Torre passò ai Maroniti, tuttora proprietari dell’edificio. Questa torre era nota nel Medioevo perché qui venivano inchiodate le mani dei ladri, soprattutto di quelli colpevoli di aver trafugato oggetti preziosi dalle chiese.
Torre dei Borgia
La torre, tradizionalmente detta dei Borgia, appartenne in origine ai Cesarini e da ultimo ai Margani, dei quali rimane uno stemma frammentario murato nella cortina. Eretta nel XII secolo, di mole compatta, in laterizio, a base quadrata con speroni di rinforzo e traforata da feritoie, e un coronamento di travertino che le fu aggiunto alla fine del XV secolo. Nel 1632 la zona adiacente alla torre fu interessata dalla costruzione della chiesa e del convento di San Francesco di Paola, che fu annesso alla torre stessa e le strutture di questa vennero alterate per trasformarla in campanile, aggiungendo alla sommità della torre una cella campanaria.
Torre dei Capocci – piazza S. Martino ai Monti
Forse la torre più vistosa di Roma, quella che dà meglio l’idea di come doveva essere la Roma medioevale. Fu costruita dalla famiglia degli Arcioni e solo successivamente passò ai Capocci, una famiglia di origine viterbese. Questi eressero intorno alla torre una serie di abitazioni, non più esistenti, che fecero dell’edificio una sorta di cittadella fortificata. La torre, alta 36 metri, a base quadrangolare, è attualmente divisa in sette piani, più il piano terra e la terrazza. E’ a base quadrata e presenta finestrelle incorniciate nel travertino.
Torre dei Cerroni o dei Graziani – piazza S. Martino ai Monti
Situata di fronte alla torre dei Capocci questa torre a pianta rettangolare è tradizionalmente conosciuta anche come Torre dei Graziani, dai nomi delle famiglie medioevali che la possedettero. Anch’essa risale al periodo compreso tra il XII e XIII secolo. L’accesso originario era sul lato nord-ovest. La parte inferiore, più grande, è separata da una risega dalla parte superiore; la torre è provvista di coronamento a merli pieni, sei sui lati lunghi e cinque su quelli corti. Di essa risulta totalmente visibile, e prospiciente sulla strada, la facciata sud-est, attualmente priva di aperture.
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