Era il 18 gennaio del 1970, il Cagliari capolista affrontava la trasferta al Menti fra le critiche stucchevoli per una squadra che, secondo i detrattori di quei giorni, faticava a segnare in trasferta. A rimandare al mittente quelle parole ci
Pensate al caso Higuain di qualche anno fa o a quello più recente di Donnarumma. Pensate a Rajola, agli agenti, ai procuratori. Fatto? Bene, ora dimenticateli, perché Gigi Riva era, ed è, fatto di un’altra pasta. E non perché si
(Articolo di Fabio Lapenna) Il 31 ottobre è la notte della paura. Ma non stiamo parlando della festa di Halloween, ma di un 31 ottobre particolare, quello del 1970. L’Italia era impegnata nella prima gara di qualificazione agli europei in
Tre anni fa, il 12 febbraio 2017, Gigi Riva faceva la sua ultima apparizione allo stadio Sant’Elia. L’occasione fu di quelle importanti: il più prolifico goleador della storia del calcio italiano, nonché la più grande leggenda rossoblù, ricevette dal Coni
Il 9 febbraio 2005 fu una notte magica per tutti i tifosi del Cagliari, ma non solo. Faceva ancora freddo, ma in migliaia affollarono il Sant’Elia non tanto per l’amichevole tra l’Italia di Marcello Lippi e la Russia, ma per
Il primo febbraio 1976 non è una data come le altre. Non può esserlo per tutti i tifosi del Cagliari, ma non solo per loro. Ridurre Riva solo al calcio è un errore. Associarlo al solo mondo dello sport vuol
Infortunio casalingo per il grande campione rossoblù Gigi Riva. Come riporta L’Unione Sarda in un articolo a firma di Enrico Pilia, la leggenda del Cagliari dello Scudetto è caduto durante la notte riportando, per fortuna, solo alcune escoriazioni e un
Girato nel popolare RoxyBar, il videoclip del brano dell’ogliastrino Fabrizio Vella è una dedica “a sa curva” e al Cagliari dello scudetto. A duettare con il cantautore, Joe Perrino, Sergio Zorcolo e Piero Orto, anime di Cagliari e della tifoseria rossoblu.
Era appena un ragazzo Gigi Riva quando arrivò in Sardegna, ingaggiato dal Cagliari per vestire la maglia rossoblù. Un’Isola vista con diffidenza dal resto d’Italia e prigioniera di tanti stereotipi, per il calciatore di Leggiuno rappresentava una tappa di passaggio
Non ho mai visto giocare Gigi Riva. Quando da bambino mi avvicinai al calcio, lui aveva appena smesso, stanco e triste dopo l’ennesimo grave infortunio. Gli ho sempre voluto bene, come se fosse un’entità divina, una sorta di capostipite da