Camminando nei sentieri del Monte Arci è possibile imbattersi nello sguardo di un grande assiolo di legno. L’assiolo è un gufetto, il più piccolo della famiglia degli strigidi, quella a cui appartengono civette, barbagianni e i gufi per l’appunto. Due
È il 1987 quando Matteo Porru pubblica la traduzione del “Pinocchio” di Collodi in sardo, sardo campidanese per la precisione. Non è stata la prima opera importante a essere tradotta nella lingua della nostra meravigliosa isola, però il “Pinocchiu” era
Un fauno con lo sguardo rivolto al mare. Ecco la bellissima opera dell’artista Roberto Arzu, che è stata posizionata nella cava dietro agli Scogli Rossi, monumento naturale di Arbatax. La dedica recita “A Brioscia”, e fa riferimento all’arbataxino Vincenzo
È stata venduta per 28mila euro l’ultima creazione di Salvatore Garau, l’artista sardo che la scorsa primavera ha fatto parlare di sé in tutto il mondo per una scultura immateriale. Ora Garau torna a sfidare il mondo dell’arte con un’altra
Sabato 7 agosto alle 21.30 presso l’Ex Blocchiera Falchi andrà in scena l’opera teatrale “Niccolai in mondovisione – La leggenda del Cagliari dello scudetto”. Un omaggio agli eroi dello storico scudetto del Cagliari campione d’Italia 1969/70. Lo spettacolo è diretto
La famosa statua “la madre dell’ucciso”, dell’artista nuorese Francesco Ciusa, che venne esposta il 25 aprile del 1907 alla Biennale di Venezia, dove riscontrò un grande successo, fu ispirata da un tragico episodio. Infatti l’artista nel luglio del 1897, appena
Un fauno con lo sguardo rivolto al mare. Ecco la bellissima opera dell’artista Roberto Arzu, che è stata posizionata nella cava dietro agli Scogli Rossi, monumento naturale di Arbatax. La dedica recita “A Brioscia”, e fa riferimento all’arbataxino Vincenzo
L’opera “Nagjima” (dall’arabo, “Stella”), dell’artista Gianfranco Pardi, è collocata dal 2001 nel piazzale che si affaccia sulla spiaggia di Porto Frailis a Tortolì. È costruita in acciaio smaltato di colore giallo e rappresenta una stella a quattro punte, avente come dimensioni
«È stato un affascinante percorso di ricerca attraverso la tradizione musicale dell’isola – racconta il pianista e compositore Andrea Granitzio – i primi cenni su questo antichissimo canto popolare risalgono al 1778 (Madau, Le armonie de’ sardi) e poi al
Maria Lai tende tra le sue dita un filo in quel giochino che tutti noi da piccoli abbiamo provato a fare. A Ussaramana adesso un muro che sembra una fotografia gigante ricorda la nostra più illustre artista. A realizzare questa