Seppure tradizionalmente legata alla Romania, anche la Sardegna accoglie fra le sue leggendarie figure quella del vampiro. Legata però – com’è facile immaginare – al genere femminile. Sa sùrbile, forse più nota come coga, è nell’immaginario collettivo sardo un terribile
È ricorrente, nella tradizione sarda ma non solo, il concetto di metamorfosi, abbinato di frequente a quello di punizione e dannazione. È il caso della figura di S’Erkitu, l’uomo bue, mostro avente le sembianze di un toro frutto della trasformazione di
La chiesa parrocchiale intitolata alla Beata Vergine del Monserrato di Bari Sardo venne edificata nel XVIII secolo. Rispetto al centro abitato la chiesa si distingue per le sue dimensioni notevoli. Il suo presbiterio sopraelevato, al quale si accede tramite una
Il Giglio del Mare o “Lillu de Mari” in sardo, è un meraviglioso fiore bianco che fiorisce tra luglio e agosto sui litorali sabbiosi del Mediterraneo. Il suo nome scientifico è “Pancratium Maritimum” e già il nome custodisce in sé
Racconta una popolare leggenda gallurese che i sorsensi siano tutti matti. O meglio, nell’Isola si dice che “Sossù, Calangianus e Lodè sono macchi tutti e tre“. E, secondo un mito dal retrogusto obelixiano, a causare la pazzia sarebbe stata l’acqua
Intorno al 1720 a Lanusei, i Frati Francescani fondarono il Convento intitolato a San Daniele. Questo in seguito fu trasformato in carcere giudiziario nel 1870, con i religiosi che si trasferirono a Fonni. Durante i centocinquant’anni dell’uso religioso della struttura,
Tortolì, cominciano oggi i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate della Parrocchia di San Giuseppe. Appuntamento alle 19 con la benedizione del fuoco che verrà acceso nel piazzale delle scuole Iti, nel quartiere di Monte Attu. (Informazioni e foto: Comune
La storia che state per leggere ha origine nel territorio del Sinis, uno di quei luoghi all’interno della Sardegna che sono ricchi di fascino e suggestioni, dove la natura riserva all’uomo paesaggi mozzafiato e vedute indimenticabili. Proprio qui, si narra
Sono molte le storie in varie parti della Sardegna che parlano di uomini definiti “selvatici”. Figure tra mito e fantasia che in passato si celavano nelle zone più impervie dell’Isola, tra le montagne, in mezzo ai fitti boschi secolari dove
Uno scherzo di cattivo gusto finito male: questo quanto raccontato in un canto popolare da Maria Pintore di Dorgali nel 1971, quando la donna aveva circa quarantacinque anni. Registrata dall’Università di Cagliari, nell’ambito della rilevazione dei racconti tradizionali dell’Isola, la