Sono tantissime (purtroppo) le ville abbandonate presenti in Sardegna. Retaggio di un passato nobile e altolocato, non hanno resistito all’incedere del tempo e oggi sono “teatri” romantici e struggenti dell’epoca d’oro in cui hanno dominato nei dintorni. Tra queste una
Giorno di Sant’Efisio, la devozione dei Cagliaritani e della Sardegna intera per il santo martire non conosce ostacoli e limiti. Come avvenne nel 1943, quando la festa e la processione vennero effettuate in una Cagliari bombardata. Le informazioni del sito
Era mercoledì 17 febbraio, quando i già massicci bombardamenti degli Alleati si concentrarono su Cagliari. Circa 105 velivoli, tra “fortezze volanti” e caccia pesanti, sganciarono un tappetto di bombe e spezzoni incendiari, che devastarono buona parte della città. Colpito fu
Detti sardi: “Una famini che in su Corantatresi”, una fame come quella del 1943. Nel 1943 in tempo di guerra Cagliari e la Sardegna, come gran parte dell’Italia e dell’Europa, erano allo stremo. Città distrutte, scorte alimentari razionate o finite: