Villa Webber, la meravigliosa villa abbandonata in cui nel ’43 fu imprigionato Mussolini a La Maddalena
Benito Mussolini fu qui imprigionato prima di essere trasferito sul Gran Sasso ed essere poi liberato dagli alleati tedeschi.
Sono tantissime (purtroppo) le ville abbandonate presenti in Sardegna. Retaggio di un passato nobile e altolocato, non hanno resistito all’incedere del tempo e oggi sono “teatri” romantici e struggenti dell’epoca d’oro in cui hanno dominato nei dintorni.
Tra queste una delle più belle si trova in un’isola davvero affascinante, La Maddalena. Stiamo parlando di “Villa Webber”, una residenza dal nome decisamente esotico che nonostante il suo stato di abbandono brilla per fascino e ricercatezza.
Situato in uno dei punti più alti della principale isola dell’omonimo arcipelago, fu costruita nella metà degli anni ’50 da un ricchissimo quanto misterioso commerciante inglese, sir James Philipps Webber. Inconfondibile quanto eccentrico lo stile “moresco” del villino, con tanto di finestre con arco a sesto acuto e merletti che richiamano il Medioevo. Impagabile lo scenario naturale, il lussureggiante verde del tipico bosco gallurese che si mescola al colore turchese del mare.
La villa fu abbandonata alla fine degli anni ’20, quando i pregevoli arredi interni furono messi all’asta. Fu utilizzata in seguito dall’esercito e nel 1943 rivestì un ruolo importantissimo all’indomani della Seduta del Gran Consiglio del Fascismo che sancì la caduta del Duce. Benito Mussolini fu infatti qui imprigionato prima di essere trasferito sul Gran Sasso ed essere poi liberato dagli alleati tedeschi. Una residenza piuttosto benevola e confortevole per colui che era ritenuto dai suoi carcerieri il principale responsabile del fallimento nella Seconda Guerra Mondiale. Vi restò dal 7 al 27 agosto di quell’anno, circa venti giorni.
Del sito ne parla anche il sito del FAI (Fondo Ambientale Italiano): “Importante patrimonio storico e artistico, la costruzione iniziò intorno al 1857. Ricca di quadri d’autore e con una biblioteca fornitissima, la villa fu abitata fino al 1928. Parte degli arredi fu messa all’asta, e nel ’43 la villa fu requisita per esigenze militari. Nello stesso anno la villa ospitò Mussolini prigioniero….Sarebbe importante restaurarla e farla diventare un luogo visitabile e fruibile per tutti”.
(LE FOTO SONO TRATTE DAL SITO DEL FAI – FONDO AMBIENTALE ITALIANO)
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