Intorno al 1720 a Lanusei, i Frati Francescani fondarono il Convento intitolato a San Daniele. Questo in seguito fu trasformato in carcere giudiziario nel 1870, con i religiosi che si trasferirono a Fonni. Durante i centocinquant’anni dell’uso religioso della struttura,
Nell’infinito carosello degli esseri fantastici sardi, un posto spetta alla leggendaria figura de “Su Traigólzu” di Sindia, piccolo comune del nuorese che conta poco più di millecinquecento abitanti. Una figura mitica, usata analogamente a tante sue colleghe come spauracchio per
Un giorno, racconta la leggenda, tre fratelli poverissimi dopo una dura giornata di lavoro in campagna decisero di riposarsi in una grotta nel monte chiamato Pala Perdixi, nel territorio di Nurri. I tre fratelli si volevano bene ed erano persone
Nel territorio di ‘Arrole, in Ogliastra, i pastori di Urzulei spesso pascolavano il loro bestiame. Un giorno mentre uno di loro era disteso sull’erba a vigilare il pascolo, si levò in lontananza un canto melodioso. Il pastore si destò
Un tempo i sardi erano pochi e in miseria. Nella loro vita di stenti mancava anche il fuoco. Mentre durante l’estate tutto andava bene, vi era caldo e si poteva cucinare il cibo al sole, durante l’inverno invece il
La leggenda narra che nel paese di Perdasdefogu fosse severamente vietato svolgere qualsiasi attività lavorativa il 29 giugno, giorno di San Pietro patrono oggi come allora del piccolo villaggio. La credenza racconta di una punizione atroce per i trasgressori: essere
Gli spagnoli definivano i sardi “pocos, locos, y mal unidos”. Nel corso della 1^guerra mondiale, soprattutto con l’esperienza della Brigata Sassari i sardi smentirono questa affermazione dando un esempio di coesione. Per la prima volta i soldati sardi
La storia che state per leggere ha origine nel territorio del Sinis, uno di quei luoghi all’interno della Sardegna che sono ricchi di fascino e suggestioni, dove la natura riserva all’uomo paesaggi mozzafiato e vedute indimenticabili. Proprio qui, si narra
A Lanusei è nota la Grotta di “Cristolu Locci”, posta all’estremo occidentale del bosco Selèni, nei pressi della Valle della fonte Sipàri. Questa avrebbe preso il nome da un uomo di nome Cristoforo Locci, che la utilizzava come nascondiglio. La
Il ballo, come il canto, fu sin dalle origini un vero e proprio linguaggio dell’uomo, un modo per esprimere e comunicare le proprie emozioni. Secondo un’antica leggenda, lo smodato uso del ballo può però avere delle brutte