Per quelli cresciuti negli anni ’80, a pane e televisione, Bud Spencer e i suoi film restano un ricordo indelebile. Pellicole che allora erano “relegate” nel genere un po’ squalificante dei cosiddetti b movies, divertentissime ma leggere. Eppure, oggi, quei

Quante parti di Napoli non esistono più, quante aree della città sono sparite o cambiate radicalmente? Non poche, soprattutto negli anni ’50 del ‘900, quando la città subì grandi trasformazioni urbanistiche. Villa del Popolo è una di queste aree oggi

Chi arriva all’Orto Botanico tira un sospiro di sollievo. Davanti a sé viali alberati, distese di verde, piante e arbusti, un silenzio irreale. Tutto trasporta nell’immediato in una dimensione tranquilla e armoniosa, così diversa da quella che si respira appena

Quanta storia si respira passeggiando per il centro antico di Napoli? Ogni angolo o strada porta i segni del suo passato, le mura trasudano storia e voci. C’è un pezzo di città che tra i tanti è stato il teatro

Sapete cosa disse Raffele Viviani prima di morire? Dopo 12 ore di silenzio, trovò la forza di chiedere, con un ultimo sforzo e con un tenue filo di voce: “Arapite a’ fenesta, faciteme vede’ Napule..” . Ecco, Viviani amò la sua

Incornicia il mare e il cielo in maniera scenografica, conferendo ulteriore bellezza e fascino al panorama che si gode a via Partenope.  Parliamo della magnifica Fontana del Gigante, anche detta dell’Immacolatella. Da poco restaurata e tornata al suo antico splendore,

“Vedi Napoli e poi muori”, la più classica delle esclamazioni, quante volte l’abbiamo sentita pronunciare. Eppure, nonostante l’apparente semplicità, può prestarsi a fraintendimenti. Dunque, cosa significa veramente questo modo di dire? Alcuni conoscono una storia, altri ne raccontano un’altra. La

Sappiamo quanto nelle grandi città il trasporto pubblico sia un settore cruciale quanto delicato e molto spesso problematico. Tanto più vero per Napoli, che soffre da sempre di una carenza strutturale in questa area dei servizi pubblici. A breve però, il

Nascosto dietro i palazzi, discreto ed evocativo, proprio nel cuore del centro antico napoletano, esiste un vicoletto, quello del Cerriglio, che ha una storia affascinante. È un piccolo pezzo di città dimenticata fra quello che era il porto, ai tempi

Mario Merola è stato, insieme ad altri grandi nomi della cultura e della scena artistica partenopea, un simbolo della città di Napoli. Certo, forse meno conosciuto nel resto d’Italia e nel mondo, ma pur sempre una figura che ha segnato in