Napoli ha ricordato le eroiche Quattro Giornate, mentre nell’aria risuonava il canto commosso di “Bella Ciao”

Chi non ha mai sentito parlare delle 4 giornate di Napoli? Una delle pagine più gloriose della storia di questa città, quando nel 1943 la gente stremata dall’occupazione imbracciò i fucili costringendo i nazisti alla fuga. La città ne festeggia l’anniversario e qualcuno intona commosso “Bella ciao”. Le parole del Sindaco.
Napoli ha ricordato le eroiche Quattro Giornate, mentre nell’aria risuonava il canto commosso di “Bella Ciao”.
Chi non ha mai sentito parlare delle 4 giornate di Napoli? Una delle pagine più gloriose della storia di questa città, quando nel 1943 la gente stremata dall’occupazione imbracciò i fucili costringendo i nazisti alla fuga. La città ne festeggia l’anniversario e qualcuno intona commosso “Bella ciao”. Le parole del Sindaco.
Una giornata importante, dal forte valore simbolico, e forse in questa occasione, dopo l’esito delle elezioni, ancor più che nel recente passato: parliamo del 79esimo anniversario delle Quattro Giornate che Napoli ha ricordato il 28 settembre in vari punti della città. Quelle quattro giornate eroiche, durante le quali i napoletani imbracciarono le armi e con coraggio e disperazione cacciarono i nazifascisti. In una piazza Carità gremita di gente, davanti alle stele che ricorda il sacrificio di Salvo D’Acquisto, il sindaco, Gaetano Manfredi, i rappresentati delle altre istituzioni e i vertici cittadini delle forze dell’ordine hanno deposto delle corone di fiori. Un momento commovente è stato quando sul finire della celebrazione, da un angolo della piazza alcune persone, figli di chi in quel 28 settembre 1943 scese in strada per liberare la città dai tedeschi, hanno intonato a tutta voce ‘Bella Ciao’, il bellissimo canto simbolo della Resistenza. Molti si sono uniti al coro, gonfi di emozione.
”E’ una giornata importante per la città e per il Paese – ha detto il Primo Cittadino, Manfredi – che testimonia i valori democratici e antifascisti di Napoli che con una grande rivolta popolare, che coinvolse tutta la città, e con il sacrificio di molte vite umane cacciò i nazifascisti. È una giornata improntate da ricordare a da raccontare ai giovani perché la libertà è qualcosa che si difende e si conquista ogni giorno”. Prima di lasciare la piazza, il sindaco ha riferito che in vista dell’80esimo anniversario delle Quattro Giornate, che cade il prossimo anno, l’amministrazione sta già lavorando a un fitto programma di iniziative.
Ma ricordiamo anche solo brevemente cosa accadde in quelle quattro terribili e alla fine vittoriose giornate di lotta. Si trattò di un’insurrezione popolare con la quale, tra il 27 e il 30 settembre 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale, la popolazione civile e i militari fedeli al Regno del Sud riuscirono a liberare la città di Napoli dall’occupazione delle forze tedesche della Wehrmacht. Il popolo era stremato da quella occupazione, vessato, affamato, impaurito. La rabbia e la voglia di liberarsi montarono al punto che un gruppo di cittadini si fece coraggio e iniziò a combattere strada per strada, vico per vico, fronteggiando senza paura i Tedeschi, armati fino ai denti. Non poche le perdite, ma alla fine la determinazione e la forza di volontà dei napoletani ebbe la meglio e i Tedeschi furono costretti a ritirarsi. Il moto valse alla città il conferimento della medaglia d’oro al valore militare e consentì alle forze Alleate, al loro ingresso a Napoli il 1º ottobre 1943 di trovare la città già libera dai tedeschi, grazie al coraggio e all’eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e ridotti allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima tra le grandi città europee a insorgere contro l’occupazione tedesca. Alla memoria delle quattro giornate di Napoli, nel quartiere Vomero, in prossimità dello stadio Arturo Collana , è stata dedicata l’omonima piazza Quattro Giornate, teatro della maggior parte degli scontri dell’insurrezione e oggi sede del liceo classico intitolato ad “Adolfo Pansini”, giovane combattente morto proprio durante l’assalto allo stadio del 30 settembre.

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