Borgo Marinari, un angolino da sogno antico nel cuore della città
Il borgo Marinari ha una storia lunga che affonda le sue radici in età classica. Fu qui che sbarcarono i primi coloni greci, i fondatori di Partenope. Da allora a oggi molti cambiamenti si sono verificati, eppure la magia di questo luogo sta proprio in un’atmosfera che resta intatta nonostante lo scorrere dei tempi
È uno degli angoli più suggestivi e romantici della città: il Borgo Marinari si trova sull’isolotto di Megaride, il mitico primordiale nucleo dove nacque Partenope, legato alla città tramite un piccolo lembo di terra. Sebbene a pochi passi dalla vivace e rumorosa via Caracciolo, attaccato al Castel dell’Ovo, in questo piccolissimo borgo aleggia un’atmosfera quasi sospesa, lontana dai ritmi frenetici.
La storia e la vita di questo borgo è strettamente legata a quella di Napoli e inizia nel momento in cui alcuni coloni greci di Cuma decisero di colonizzarlo e fondare un emporio portuale. La presenza dei greci, nel corso degli anni, fu rimpiazzata da quella dei romani, tanto che secondo alcune leggende, il territorio diventò la sede della dependance del generale romano Lucio Licinio Lucullo.
I greci e i romani non furono gli unici abitanti del borgo: poco prima dell’inizio dell’epoca medievale giunsero anche i monaci Basiliani che fondarono il loro convento inizialmente dedicato a San Salvatore e poi in seguito a San Sebastiano.
Non a caso, ancora oggi infatti, la zona è conosciuta come isolotto di San Salvatore. Il timore di un’invasione da parte dei Normanni costrinse i monaci a trasferirsi dall’isolotto che fu trasformato in un piccolo presidio per proteggere la città. La conquista normanna fu però inevitabile e il presidio militare divenne la base per la costruzione del futuro Castel dell’Ovo.
Nel corso dei secoli Borgo Marinari ospitò sempre più famiglie di pescatori, ma alla fine del XIX secolo in seguito a una bonifica il quartiere ha assunto un aspetto ancora più pittoresco che, a dispetto di ogni modernità, è rimasto intatto e inconfondibile. La zona prettamente turistica è riuscita a conservare la sua antica bellezza: le barche addossate le une alle altre, la sciabordio dell’acqua, le luci che vi si riflettono, gli angoli quieti, gli edifici bassi.
Davvero non sembra di stare in una grande città. Anche i pescatori che entrano ed escono di continuo dal porto sembrano essere gli stessi che popolavano questo borgo tanti anni fa. L’imponenza di Castel dell’Ovo, il castello più antico di Napoli, regala uno scenario unico e mozzafiato.
Ma non è l’unica attrazione che si può ammirare: a pochi passi si possono incontrare gli altri simboli della città, come il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, oltre alla splendida Piazza del Plebiscito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA