Le mura greche a Forcella, le più antiche. “ ‘O cipp” di Piazza Calenda
Secondo gli studiosi risalgono al III secolo a.C. e fanno parte della cinta muraria della Neapolis greca. Sono le rovine della porta Herculanensis, in seguito ribattezzata Furcillensis, da cui il nome attuale del quartiere
Il fascino di Napoli è scritto nella sua storia millenaria, nelle stratificazioni architettoniche che si possono notare in maniera diffusa in tutto il centro storico, nella sovrapposizione di epoche che si legge per le strade. Piazza Calenda è un esempio di luogo in cui la millenaria storia della città si fa visibile.
Qui, nella piazza di Forcella sono visibili tra i resti più antichi della città se è vero, come ritiene la maggior parte degli studiosi, che risalgono al III secolo a.C. Sono le pietre che fanno parte della cinta muraria di epoca greca dell’antica Neapolis: potrebbe trattarsi di rovine della porta Herculanensis (in seguito detta porta Furcilla o Furcillensis). Probabilmente, sono molto più note come il “cippo a Forcella”: protette da una ringhiera, si trovano esattamente di fronte al Teatro Trianon, nel cuore del quartiere a ridosso del Corso Umberto I e che prende il nome, secondo molti, dalla forma del bivio stradale che conduceva alla porta.
Come per i resti di piazza Bellini, anche quelli di Forcella sono stati ritrovati in epoca piuttosto recente: le pietre di quello che (erroneamente) è chiamato “cippo” vennero alla luce durante i lavori del Risanamento, il recupero urbanistico che si rese necessario a fine Ottocento per far fronte alle condizioni igieniche e logistiche di molte zone degradate della città. In quel punto, in particolare, la parte bassa del quartiere fu sventrata per costruire via Pietro Colletta e la piazza che collegasse il nuovo corso all’antica via Egiziaca a Forcella. Prima di chiamarsi piazza Calenda, fu chiamata “piazza delle mura greche” in ragione del ritrovamento di grande importanza archeologica.
Proprio perché antichissime, si parla di “cippo” a Forcella, in un modo di dire molto usato e che come quei resti a cui si riferisce, pare resistere al tempo. “Si ricorda il cippo a Forcella” è un’espressione che si usa per indicare qualcosa di datato, di vecchio per l’appunto. Alle spalle delle mura si erge il teatro Trianon, simbolo e cuore del quartiere, presidio di cultura in un luogo particolarmente difficile e complicato della città. il teatro fu inaugurato nel 1912 con “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta, il teatro ha da qualche anno ritrovato la propria originaria vocazione e propone una programmazione musicale classica napoletana.
Il teatro è stato oggetto di un ritrovamento particolarmente importante durante la ristrutturazione del 2000: nella platea del teatro è stata messa in luce la torre della Sirena (IV/III sec. a.C.) la prima ed unica torre in elevamento di origine greca.
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