Napoli dall’alto: ecco i cinque imperdibili punti panoramici della città
Napoli e i suoi panorami, un connubio forte, inscindibile. La città che vanta le vedute tra le più spettacolari del mondo, perché ricca dal punto di vista morfologico, architettonico, naturalistico. Abbiamo scelto cinque luoghi iconici, alcuni più conosciuti, altri meno
Parliamoci chiaro, Napoli è la città che vanta uno dei panorami più stupefacenti del mondo. Non è la solita “presunzione” di bellezza che alcuni ci affibbiano, è pura, oggettiva verità. Nessuno può negare che la vista dall’alto del Golfo di Napoli e Pozzuoli, con la sagoma iconica del Vesuvio e il monte Somma, le isole, il dolce degradare delle colline ancora custodi di verde verso il blu del mare, la mole tufacea di Castel Sant’Elmo e quella in basso del castel dell’Ovo, non sia una visione mozzafiato. Quale città riunisce tutte insieme, in un solo ampio sguardo, tali bellezze morfologiche, architettoniche e naturalistiche?
Vi elencheremo qui una piccola lista, forse parziale ma certamente celebre, di panorami imperdibili della città, quelli che se non hai ancora visto, devi farlo subito, per un solo, semplice motivo: capire il perché si dica “Vedi Napoli e poi muori”.
Napoli dal parco Virgiliano:
Situato sul promontorio di Coroglio, il parco del Virgiliano fu realizzato nel Ventennio fascista e ristrutturato in tempi recenti. È uno dei parchi più belli della città, un luogo stupendo dove passeggiare tra ampi viali verdi. Ma non basta, perché dai suoi tanti romantici belvedere si gode di una vista sulla città che è pura poesia. Il parco affaccia a picco sul mare e consente con un solo colpo d’occhio di osservare le sagome dell’isola di Procida, Ischia e Capri, Nisida e della Penisola Sorrentina, tutte dolcemente adagiate sulle acque blu del Golfo. Lo sguardo può allargarsi ancora di più, ammirando il panorama dall’alto fino a scorgere Pozzuoli e Bagnoli.
Napoli dal belvedere di San Martino e dalla terrazza del castel Sant’Elmo:
C’è una canzone di Pino Daniele, “Angelo Vero” che dice: “Da San Martino vedi tutta quanta la città col mondo in tasca e senza dirsi una parola io ti ricordo ancora”. È proprio così, hai il mondo in tasca se osservi Napoli da questi due punti panoramici. La città con tutta la sua enorme espansione, le strade, i palazzi, le cupole, e poi più in là il mare, è interamente ai tuoi piedi. Puoi scrutarla nei suoi dettagli, nelle architetture, ammirare la ferita sottile che la divide in due, la celebre Spaccanapoli, provare a indovinare vie e chiese. Ancora più emozionante è provare a guadagnare questa visione, raggiungendo la terrazza del Belvedere, che si trova a circa 250 mt sul livello del mare, salendo la collina del Vomero attraverso le scale della Pedamentina, percorrendo la città in verticale per poi arrivare in cima e osservare stanchi e ammirati il panorama. Un bel regalo dopo tanti scalini!
Napoli dall’eremo dei Camaldoli:
ll complesso Monumentale dell’Eremo dei Camaldoli venne fondato nel 1585 da Giovanni d’Avalos, figlio di Alfonso III d’Avalos. Si trova a ben 485 metri sul livello del mare e dal belvedere della Chiesa cinquecentesca, si può osservare un panorama dall’alto davvero indimenticabile. La vista è suggestiva e spazia dalle isole d’Ischia, Capri e Procida, alle isole pontine (Ventotene e Ponza), alla costa laziale meridionale, al promontorio del Circeo, ai monti del massiccio del Matese, che separa la Campania dal Molise. Una cosa stupefacente che consigliamo a tutti.
Napoli dalla salita del Moiariello e dal bosco di Capodimonte:
Questo è uno dei luoghi panoramici meno conosciuto dai turisti, ma tra i più interessanti poiché oltre all’affaccio sulla città, questa area è ricca di natura e di orti, un pezzo di campagna nel cuore della metropoli. Area che dal Rione Sanità, raggiunge le zone alte. Un tempo, la Salita del Moiariello era conosciuta come la Collina dell’Osservatorio Astronomico, poiché è proprio qui che sorge l’importante istituto. Siamo nel punto più alto della Collina Miradois, di cui lo storico Gaetano Nobile raccontava: “Dalla collina Miradois si vede tutta Napoli senza alcun disturbo. Qui non c’è niente di niente”. Bello, no?
Da questo punto panoramico, si può salire ancora fino ad arrivare al Bosco di Capodimonte, dove accanto al Museo si trova un belvedere che abbraccia la città e la Chiesa dell’Immacolata. Un luogo che al tramonto si colora di toni delicatissimi esaltati dal bianco della bellissima cupola della Chiesa, che troneggia sui palazzi sottostanti.
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