Il Babà Napoletano: un gustoso tesoro della tradizione culinaria

Il babà è diventato un simbolo della pasticceria napoletana e una delizia irrinunciabile per i golosi di tutto il mondo. Vediamo insieme storia e curiosità del dolce tanto amato.
Il Babà Napoletano: un gustoso tesoro della tradizione culinaria.
Articolo di Rita Chessa.
Il babà è diventato un simbolo della pasticceria napoletana e una delizia irrinunciabile per i golosi di tutto il mondo. Vediamo insieme storia e curiosità del dolce tanto amato.
Il panorama culinario italiano è ricco di specialità regionali che affascinano e deliziano i palati di tutto il mondo. Tra queste prelibatezze si distingue il babà, un dolce tipico della città di Napoli che si è guadagnato un posto di rilievo nella tradizione gastronomica internazionale. La sua fama ha superato i confini della città di Napoli e del Paese, conquistando il palato di numerosi turisti e gourmand del globo, infatti oggi è possibile trovare varianti del babà in diverse parti d’Italia e del globo.
Il babà è molto più di un semplice dolce: è un’esperienza sensoriale unica che affonda le sue radici nella storia e nella cultura partenopea e ne incarna la passione, la creatività e la maestria.
Le origini del babà napoletano risalgono al XVIII secolo, durante il regno del re Ferdinando IV di Borbone. La leggenda narra che il re rimase affascinato da un dolce di origine polacca chiamato “babka” e decise di introdurlo nella cucina napoletana.
A inventarlo fu intorno al 1700 il re polacco Stanislao Leszczyński, in esilio a Lorena. Originariamente prende il nome di “kugelhopf”, ma secondo il sovrano il dolce era considerato troppo asciutto.
È sua l’idea di aggiungere uno sciroppo al rum e a nominarlo “Ali Babà” in onore de “Le mille e una notte”. Il dolce arriva a Versailles perché la figlia di Stanislao divenne moglie del re di Francia Luigi XV.
Furono però i pasticceri napoletani a dare al dolce una nuova forma, quella caratteristica a fungo o a corona che ha un simpatico rimando erotico che lo rende immediatamente riconoscibile. A base di pasta lievitata, arricchita con burro, uova e zucchero, è amato per il suo inconfondibile sapore.
L’impasto viene lavorato con cura per ottenere una consistenza soffice e leggera. Dopo la lievitazione, la massa viene cotta e successivamente viene inzuppato in uno sciroppo aromatico a base di zucchero e rum, che gli conferisce un sapore unico, succulento e lo rende umido e incredibilmente succoso. Alcuni pasticceri aggiungono anche una crema pasticcera o una crema chantilly all’interno del dolce, per renderlo ancora più goloso.
Il babà napoletano viene tradizionalmente servito in porzioni individuali, con la parte superiore a volte ricoperta di zuccherini colorati, in alcuni casi viene anche guarnito con una ciliegia candita, che aggiunge un tocco di colore e freschezza al dolce. Viene spesso gustato in compagnia di un caffè, che ne esalta i sapori e ne completa l’esperienza gastronomica.
In alcune regioni italiane, come la Sicilia, è diffusa la variante al limoncello, con un sapore fresco e agrumato. Inoltre, alcune pasticcerie moderne si sono cimentate nella creazione del dolce con ingredienti alternativi, come il babà al cioccolato o alle mandorle, per soddisfare i gusti e le esigenze variegate dei consumatori.

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